Già non m'agenza, Chiaro, il dimandare
Eugenio Ragni
. Sonetto (Rime dubbie XXII) che fa parte - con Tre pensier' aggio, onde mi ven pensare (XX) di D., con Per ver' esperienzia di parlare (XXI) e Se [...] con Dante da Maiano, ché " la maniera delle due proposte è chiaramente quella del maianese " (Menichetti).
Costruito sulle medesime rime dei due precedenti (ABAB ABAB CDC DCD), il sonetto è tutto intessuto di provenzalismi, d'immagini e situazioni ...
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Parole mie che per lo mondo siete
Mario Pazzaglia
Sonetto di D. (Rime LXXXIV) su schema abba abba; cdc cdc, trasmesso da numerosi codici (Vaticano Chigiano L VIII 305, Escorialense e III 23, ecc.) e [...] a D.A., Il Convivio, a c. di G. Busnelli e G. Vandelli, Firenze 1964², XXIV-XXXIX; ID., Problemi II 42 ss.; Contini, Rime 106; D.A., Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 114; B. Nardi, Filosofia dell'amore nei rimatori italiani del Duecento e in D ...
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Molti volendo dir che fosse Amore
Vincenzo Pernicone
. Sonetto (Rime dubbie XXIX; schema abba abba; cdc dcd) attribuito a D. da molti codici, tutti però tardi e di scarsa autorità: tra essi si possono [...] è uno accidente in sustanzia); l'affinità del concetto espresso nel v. 14 con i vv. 13-14 del sonetto Io sono stato con Amore insieme (Rime CXI: e qual che sia 'l piacer ch'ora n'addestra, / seguitar si convien, se l'altro è stanco); e il trovarsi il ...
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Tre pensier aggio onde mi vien pensare
Eugenio Ragni
Sonetto (Rime dubbie XX; schema abab abab; cdc dcd) col quale si apre una piccola tenzone su argomento d'amore tra Chiaro Davanzati (che compone [...] 5; ID., Studi di Lirica toscana anteriore a D., Firenze 1915; Barbi, Studi 51-52; D.A., Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943; Contini, Rime 219-221; C. Davanzati, Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965, 372; A. Pézard, La rotta gonna, I, Firenze ...
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Letterato (Pergola 1672 - Roma 1759). Ecclesiastico, fu autore di Rime sacre, di Rime a Maria (1725), d'una "boschereccia sacra", la Sulamitide (1731), a imitazione del Pastor fido, di un'opera sull'architettura [...] (I tre ordini d'architettura ... presi dalle fabbriche più celebri dell'antica Roma, 1744) e di uno scritto sulle Quattro parti del mondo (1756) ...
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settenario
Ignazio Baldelli
1. Il s. è considerato da D. nel De vulg. Eloq. come il verso secondo per importanza soltanto all'endecasillabo: Et dicimus eptasillabum sequi illud quod maximum est in celebritate [...] tanta vertute, / che 'l possente segnore, / dico quel ch'è nel core, / a pena del parlar di lor s'aita (CIV 1-8). La disposizione delle rime è qui la stessa che si ha nei due piedi di Donne ch'avete (Vn XIX), di Amor che ne la mente (Cv III), di Così ...
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occhio
Federigo Tollemache
Si hanno le occorrenze seguenti: Vita Nuova 56, Rime 68, Convivio 71, Inferno 67, Purgatorio 101, Paradiso 95, Fiore 6.
O. è dato dalle Concordanze dell'I.B.M. come il sostantivo [...] , LXIX 5, LXXX 14 e 24, LXXXVII 11 e 23, LXXXIX 2, XC 30 e 60, XCI 15 e 17, CII 43, CIII 74, CXVI 23 e 45, Rime dubbie III 5 5, XIV 9, XVII 1, XXVI 1, XXVII 1. In due casi inoltre gli o. sono personificati (LXVII 84 e LXXI 13); altrove, invece, essi ...
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Ne, le man vostre, gentil donna mia
Marco Pecoraro
- Sonetto (Rime LXVI), che i Giunti attribuirono a D. nell'edizione del 1527, e il padre Faustino Tasso a Cino da Pistoia nella stampa del 1589; è [...] la Donna gentile, fu scritto per Beatrice - di questo parere è anche il Contini -, e rientra senza dubbio nel gruppo di rime del primo periodo della Vita Nuova; e in particolare, ci sembra, fra quelle composte quando il poeta fu privato, contro ogni ...
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Dante Alleghier, d'ogni senno pregiato
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime XCII) fu indirizzato, come risulta dai vv. 1-3, a D. da un suo amico di " debile affare ", al quale finora non è stato [...] , Alcuni capitoli della biografia di D., Torino 1896, 224 ss.: M. Barbi, Un servizio amoroso chiesto a D., Firenze 1911; Contini, Rime 133: D.A., Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 198; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford ...
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Dante, quando per caso s'abbandona
Vincenzo Pernicone
Questo sonetto (Rime CX) fu indirizzato da Cino da Pistoia a D., che rispose per le rime (ma con la libertà di una diversa disposizione nelle due [...] di D. (1302) e la fine di quello di Cino (1306). Nell'edizione del 1921 il Barbi collocò i due sonetti nel libro VII (" Rime varie del tempo dell'esilio "), al primo posto fra i sonetti di corrispondenza fra D. e Cino del tempo dell'esilio.
Nel suo ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...