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falda

Enciclopedia Dantesca (1970)

falda Bruna Cordati Martinelli Le due occorrenze di Rime C 20 poi si solve [la nebbia], e cade in bianca falda / di fredda neve, e di If XIV 29 (al plurale) ci danno il termine nel suo significato specifico [...] di ‛ f. di neve '; in quest'ultimo passo, infatti, l'immagine del fuoco che ‛ piove ' in dilatate falde anticipa il paragone che segue e da cui è stata suggerita: come di neve in alpe sanza vento. Che ... Leggi Tutto

confidare

Enciclopedia Dantesca (1970)

confidare Emilio Pasquini . Escluso dalla prosa e dalle Rime, entra nel lessico dantesco solo per pochi esempi della Commedia, nel valore di " aver fiducia ". Regge un complemento con la preposizione [...] ‛ di ', in Pg XIV 129 tacendo, / facëan noi del cammin confidare, cioè " col loro silenzio ci davano affidamento di essere sulla giusta strada ". Intransitivo pronominale o medio, con eguale costrutto, ... Leggi Tutto

prossimano

Enciclopedia Dantesca (1970)

prossimano Significa " vicino ", con riferimento allo spazio, in Rime LXIX 14 Credo che de lo ciel [la donna] fosse soprana, / e venne in terra per nostra salute: / là 'nd'è beata chi l'è prossimana [...] (cfr. G. Villani IX 10 " la città era tutta chiusa, e le mura vecchie quasi gran parte disfatte, e vendute a' prossimani vicini "). In If XXXIII 146, alludendosi a ‛ vicinanza ' di sangue, il termine, ... Leggi Tutto

risguardo

Enciclopedia Dantesca (1970)

risguardo Federigo Tollemache Deverbale di ‛ risguardare ', usato in Rime LI 4 Non mi poriano già mai fare ammenda del lor gran fallo gli occhi miei sed elli / non s'accecasser, poi la Garisenda / torre [...] miraro co' risguardi belli. Il termine ha dato luogo a diverse interpretazioni. Per il Barbi vale " merli ", ma forse più soddisfacente è quella proposta da G. Mazzoni e accolta dal Contini: " torre del ... Leggi Tutto

discordo

Enciclopedia Dantesca (1970)

discordo Aï faux ris, pour quoi traï aves (Rime dubbie V), anche se è detta dall'autore cianson al v. 40, è un d., in quanto composto in lingua trina (latino, italiano e francese: ma i versi in francese [...] vennero giudicati da alcuni in provenzale): il componimento poetico, in cui l'autore si serve contemporaneamente di più lingue per esprimere sentimenti discordanti tra loro, era usato dai provenzali e ... Leggi Tutto

signoraggio

Enciclopedia Dantesca (1970)

signoraggio Alessandro Niccoli È vocabolo attestato solo in Rime dubbie XXIV 7 In due voler travagliami il coraggio / ... l'un vol ch'io ami donna di paraggio / ... l'altro, ha di me... par signoraggio, [...] / vol che di lei non sia benevogliente. È Come termine storico, questo gallicismo indicava il complesso dei doveri che il signore aveva verso il vassallo; assunto nella lirica cortese, dov'è largamente ... Leggi Tutto

Novellamente Amor mi giura e dice

Enciclopedia Dantesca (1970)

Novellamente Amor mi giura e dice Vincenzo Pernicone . Questo sonetto (Rime XCIV), inviato da Cino da Pistoia a D. che rispose per le rime col sonetto I' ho veduto già senza radice (Rime XCV; v.); [...] " come si dee mutar lo scuro in verde ", e il lamento che Cino fa nel sonetto Dante, i' ho preso l'abito di doglia (Rime XCVIII: v.) per una donna vestita a lutto (col " vel tinto " e il " drappo scuro ") pongono il problema se nel nostro sonetto con ... Leggi Tutto

Io sento si d'Amor la gran possanza

Enciclopedia Dantesca (1970)

Io sento sì d'Amor la gran possanza Vincenzo Pernicone . Canzone (Rime XCI) costituita di 6 stanze e di un congedo regolare che riprende lo schema della sirima. La struttura metrica della stanza, di [...] orme del Fraticelli, il Moore, il Serafini, il Cossio. Nella sua edizione del '21, il Barbi la collocò nel Libro V (" Altre rime d'amore e di corrispondenza ", XCI) subito dopo Amor che movi, preceduta a sua volta dalle due ballate e dal sonetto per ... Leggi Tutto

Doglia mi reca ne lo core ardire

Enciclopedia Dantesca (1970)

Doglia mi reca ne lo core ardire Vincenzo Pernicone Questa canzone (Rime CVI) è citata nel De vulgari Eloquentia (II II 9) come esempio di canzone che ha per argomento la rettitudine (directio voluntatis), [...] 1965, 214 ss.; P. Boyde, Style and Structure in Dante's canzone ‛ Doglia mi reca ', in " Italian Studies " XX (1965) 26-41; D.A., Rime, a c. di M. Apollonio, Milano 1965, 206 ss.; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, II, Oxford 1967 ... Leggi Tutto

vago

Enciclopedia Dantesca (1970)

vago Alessandro Niccoli Il vocabolo, praticamente presente solo nelle Rime e nella Commedia, e con maggior frequenza nelle ultime due cantiche del poema, già per questo rivela una tonalità espressiva [...] interesse semantico si sposta dall'aggettivo al genitivo che esso regge: Rime Cv 1 Se vedi li occhi miei di pianger vaghi; a l'ombra che parea più vaga / di ragionar, drizza'mi; e così in Rime dubbie III 55, VIII 7, If XXIX 3, Pg XXIV 40, XXVII 106. ... Leggi Tutto
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Vocabolario
rima¹
rima1 rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
sestina s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...
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