disgombrare
Bruna Cordati Martinelli
Unicamente in Rime C 10, col valore di " liberare da un peso, da un impedimento greve ", come risulta dall'aggettivo carco con cui il verbo è in correlazione: e [...] però non disgombra / un sol penser d'amore, ond'io son carco, / la mente mia. Il carattere del rapporto ‛ ingombra ' - ‛ carco ' è ripreso dai versi che seguono, riferiti alla donna, la cui immagine è ...
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avvezzare
Andrea Mariani
. Unico esempio in Rime XCI 76 Ond'elli avven che tanto fo dimora / in uno stato e tanto Amor m'avvezza / con un martiro e con una dolcezza, / quanto è quel tempo che spesso [...] mi pugne... Nonostante che il commento Foster-Boyde (Dante's Lyric Poetry, Oxford 1967) non sia di questo avviso, appare più probabile l'interpretazione del passo secondo la quale a. equivale a " educare ...
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commiato
Andrea Mariani
. Appare unicamente in Rime CVI 21 Dico che bel disdegno / sarebbe in donna, di ragion laudato, / partir beltà da sé per suo commiato. Il senso del termine non è di difficile [...] interpretazione, ma il passo in cui esso si trova offre ai commentatori non poche difficoltà, come del resto l'intera prima strofa della canzone Doglia mi reca. Il Contini e il Mattalia interpretano questi ...
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pasqua
Alessandro Niccoli
Due occorrenze in Rime XCIX 2 e 3 Messer Brunetto, questa pulzelletta / con esso voi si ven la pasqua a fare: / non intendete pasqua di mangiare, / ch'ella non mangia, anzi [...] vuol esser letta.
Secondo l'uso del tempo, p. può valere genericamente " festività " e indicare quindi qualsiasi festa del Signore (cfr. Capitoli della Compagnia di san Giorgio, in Schiaffini, Testi 39: ...
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donna
Carlo Delcorno
Vocabolo frequentissimo nell'opera dantesca, soprattutto nella Vita Nuova (208 volte). Ricorre 87 volte nelle Rime, 29 nelle Rime dubbie (contando la prosa di Rime dubbie III, che [...] XVIII 8, XIX 4 2 e 16, XXI 2, XXIII 2, 21 34 e 27 75, XXIV 2, XXVI 10, XXVII 1, XXXI 9 8, 15 61 e 16 69, XL 1, XLI 7; Rime LXV 1, Pd VII 11, VIII 41, XIV 84, XV 32, XVII 7 e 114, XXI 2, XXIV 32, XXV 16, 110 e 115, XXVI 68 e 82, XXVII 89, XXXI 56); la ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] veggio ben sì come tu t'annidi / nel proprio lume, e che de li occhi il traggi (cfr. anche Vn XLI 6, Fiore XI 7, mentre in Rime XC 60 non s'accorge ancor com'ella piace, / né quant'io l'amo forte, / né che ne li occhi porta la mia pace, da s'accorge ...
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Io non domando, Amore
Vincenzo Pernicone
. Ballata (Rime dubbie XVI) di cui non restano testimoni manoscritti (era probabilmente compresa in una parte smarrita del codice E III 23 della biblioteca dell'Escoriale) [...] , II c. 17 V). Attribuita a Cino da Pistoia, fu pubblicata dal Trissino (La Poetica, Vicenza 1529, c. 48 r) e dal Pilli (Rime di M. Cino da Pistoia, Roma 1559); e a Cino preferiscono assegnarla sia il Barbi (edizione del '21, p. 140) sia il Contini ...
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provedere [proveggi, II singol. cong. pres. in Rime XLVIII 2; proveggia, III singol. cong. pres. in Rime LXV 14, If XXIV 26, Pg VI 22; proveggendo, ger. pres. in Cv IV XXVII 7; per la peculiarità del consonantismo [...] " cioè che il padre sia sempre guida ed esempio al figlio; e così in Fiore XXII 3, XLVIII 8.
Diversa la costruzione di Rime XL 11 e 'n ciò provide vostro spirto bene, dove D., spiegando un particolare della visione a lui descritta da Dante da Maiano ...
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gioioso
Antonio Lanci
Aggettivo usato solo nelle Rime e nel Fiore, nel significato proprio di " lieto ", " felice ", sempre riferito alla ‛ gioia ' d'amore. Prevale il valore predicativo: Rime LXVIII [...] quello che i Provenzali chiamano il joi d'amor, il gaudio del fino amatore " (Contini); LXXXIII 3 stato non avea tanto gioioso; Rime dubbie XIX 5 alcun gioioso diven per amare.
Il termine compare anche nel Fiore: VII 3 del fior non cred'esser gioioso ...
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Sonar bracchetti, e cacciatori aizzare
Marco Pecoraro
Sonetto (Rime LXI), che il Witte dette in luce per la prima volta nel 1871, traendolo dai manoscritti Chigiano L VIII 305 e Riccardiano 1050, in [...] per cura del dott. M. Pelaez, Bologna 1895; G. Salvadori, Sulla vita giovanile di D., Roma 1906, 275; E. Lamma, Sull'ordinamento delle rime di D., città di Castello 1914, 85-86; G. Zonta, La lirica di D., in " Giorn. stor. " suppl. 19-21 (1922) 80 ss ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...