PEIXOTO, Afranio
Dario PUCCINI
Scrittore brasiliano, nato a Lençóis (Bahía) il 17 dicembre 1876, morto il 12 gennaio 1947 a Rio de Janeiro. È la figura contemporanea più autorevole nel campo letterario [...] analitico e indagativo, di psicologo e di realista. Esordì nelle lettere con un piccolo volume di poesie simboliste alla Rimbaud: Rosa mistica, 1900, ma solo più tardi riuscì ad esplicare la sua autentica personalità. Questo avvenne nei romanzi Maria ...
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Romanziere e critico letterario francese (n. Attigny, Ardenne, 1900 - m. 1991). Del 1928 è la raccolta di poesie, Le petit livre clair, in cui già è presente il particolare clima fantastico e simbolico [...] (1957); Idylles (1961, racconti); La tribu Bécaille (1963); Le train du matin (1975); Un soir... (1977, racconti); Des trottoirs et des fleurs (1981). Tra le opere critiche: L'oeuvre logique de Rimbaud (1933) e Rimbaud et la révolte moderne (1952). ...
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Scrittore nederlandese (Leeuwarden 1898 - Hilversum 1936). Viaggiò come medico di bordo in Estremo Oriente, Sudamerica, Sudafrica, soggiornando più volte in Francia e Spagna. Nel 1933 si stabilì a Tangeri, [...] ), cui seguirono le poesie in francese di Clair-obscur (1927), Eldorado (1928), Fleurs de marécage (1929), influenzate da Rimbaud e Corbière, Yoeng poe tsjoeng ("Di nessuna utilità", 1930), che accoglie rielaborazioni di poesie cinesi, Soleares (1933 ...
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Denominazione coniata da P. Verlaine (che la usò come titolo della sua opera critica Les poètes maudits, 1884), desumendo l’immagine da una poesia di C. Baudelaire (Bénédiction da Les fleurs du mal), nella [...] . Verlaine intendeva i veri creatori o poeti assoluti, condannati a scontare in vita, misconosciuti dal proprio tempo, una visione anticipatrice e necessariamente conflittuale. Poeti m. per antonomasia sono, oltre a Verlaine, Baudelaire e A. Rimbaud. ...
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Pseudonimo del poeta francese Isidore Ducasse (Montevideo 1846 - Parigi 1870), figlio di un cancelliere del consolato francese a Montevideo; nel 1867 venne a Parigi, nel 1868 pubblicò il primo degli Chants [...] romanzo popolare, dell'epopea e soprattutto della Bibbia, esprimono una rivolta spirituale e letteraria che preannuncia la poetica di A. Rimbaud e dei surrealisti. L. attendeva alle Poésies (2 fasc., 1870) e a un'altra opera (di cui non lasciò che ...
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Giornalista, pittore e poeta danese (Helletoft, isola di Langeland, 1864 - Gentofte 1931). Dopo alcuni anni di attività giornalistica, collaborò con V. Stuckenberg alla rivista mensile di J. Jørgensen: [...] a Parigi", 1896) e Valfart ("Pellegrinaggio", 1896). La indiscussa familiarità con la poesia di Baudelaire e di Verlaine, di Rimbaud e di Mallarmé, si avverte ovunque nella sua più alta e raffinata lirica (da Pilefløjter "Flauti di salice", 1899, a ...
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ZWEIG, Stefan
Scrittore austriaco, nato a Vienna il 28 novembre 1881. Dopo conseguita la laurea in filosofia, libero da preoccupazioni finanziarie, viaggiò molto e conobbe le più importanti letterature [...] fu molto amico (trad. 1906, saggio critico 1910).; Verlaine (1907); traduzioni e studi di molti altri poeti. francesi, tra cui Rimbaud, M. Desbordes-Valmore, A. Samain, ecc. Durante la guerra mondiale, lo Z. fece parte d'un ufficio militare a Vienna ...
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Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] prendere coscienza dell’aspetto nietzscheano della sua personalità, che si riversa nel suo pensiero esistenziale. Nel 1933 pubblica Rimbaud le Voyou, nel 1936 La Conscience malheureuse. Tale opera costituisce la base su cui F. elaborerà ulteriormente ...
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Michon, Pierre. – Scrittore francese (n. Châtelus-le-Marcheix 1945). Tra le figure più interessanti della letteratura francese contemporanea, ha esordito nel 1984 con il testo Vies minuscules (1984, prix [...] et serviteurs (1990; trad. it. 1990), storia della vita e dell’opera di Van Gogh, Goya, Watteau e Lorentino, e Rimbaud le fils (1991; trad. it. 2005), in cui lo scrittore ricostruisce quasi intuitivamente la traiettoria esistenziale e letteraria del ...
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Poeta, nato a Casamassella (Lecce) il 23 novembre 1890; da giovane dimorò a lungo a Parigi; a Roma, dal 1928 al '40 curò le edizioni di poesia "Al tempo della fortuna"; nel 1949 ha fondato a Lucugnano [...] di A. Onofri (da cui deriva più di un modo), una delle prime a tener conto della lezione del simbolismo francese, dal Rimbaud al Mallarmé, e a percorrere quella via che poi condurrà all'ermetismo (Poesia, 1918-1928, Roma 1929; Cantico del tempo e del ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...
allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...