Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] moderne. Ho già detto che il d'Annunzio, per prodigiosa che fosse la sua capacità d'assimilazione, non assimilò mai nulla di Rimbaud e di Mallarmé, gli antesignani della poesia moderna. Basta confrontare lo Stabat nuda Aestas di Alcyone con l'Aube di ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] per ‘moderni’ come P. Picasso e G. Apollinaire, riscoprivano D.A. de Sade e C. Baudelaire e indicavano in A. Rimbaud, A. Jarry e soprattutto in Lautréamont gli iniziatori di un genere di poesia basato sull’esplorazione degli strati più profondi della ...
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FALLACARA, Luigi
Renato Bertacchini
Nacque a Bari il 13 apr. 1890 da Angelo e da Adelaide Bozzi, in una famiglia di tradizioni cattolico-liberali (il nonno, Giuseppe Bozzi, fu patriota cospiratore, [...] alla facoltà di lettere, per assecondare una vocazione già fortemente sentita (si laureò nel 1917, con una tesi su A. Rimbaud). Firenze era un vivace centro culturale che faceva capo alle riviste Lacerba e La Voce: nell'ambiente fiorentino, in via ...
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Pittore e litograf0, nato a Grenoble il 14 gennaio 1836, morto a Buré (Orne) il 25 agosto 1904. Venuto a Parigi fu allievo di Lecoq de Boisbaudran. Col suo amico Whistler si recò poi a Londra (1859) dove [...] Rembrandt. Questi quadri non hanno valore solamente per la scelta dei modelli insigni (Baudelaire, Champfleury, Zola, Verlaine, Rimbaud, Manet, Whistler, Bracquemond, Bazille, Monet, Renoir, Chabrier e Vincent d'Indy), ma sono da considerarsi per la ...
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RIVIÈRE, Jacques
Luigi VILLARI
Scrittore francese, nato a Bordeaux il 15 luglio 1886, morto a Parigi il 14 febbraio 1925. Rivelò il suo fine temperamento critico, pensoso dei problemi spirituali, col [...] quella con Alain-Fournier, suo cognato (voll. 4, 1926-28). Altri scritti sono stati raccolti dopo la morte, tra cui Rimbaud (1930); Moralisme et littérature (1932); Florence (romanzo, 1935).
Bibl.: Hommage à J. R. della Nouvelle Revue Franç., 1925; P ...
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Poeta e narratore italiano (Roma 1944 - ivi 1996). Nel 1971 pubblicò la prima raccolta di poesie, Invettive e licenze, con cui, grazie anche all'autorevole avallo di P. P. Pasolini, si affermò nell'ambiente [...] a Morte segreta, 1976) le virtù di un linguaggio letterariamente scaltrito (con modalità che vanno dall'acceso lirismo di A. Rimbaud alla tenerezza di S. Penna, all'indignazione di Pasolini) e capace nei momenti migliori di dare voce a uno strazio ...
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GEORGE, Stephan
Leonello Vincenti
Poeta nato a Büdesheim presso Bingen il 12 luglio 1868. Nell'estate del 1888 iniziò una serie di viaggi, che lo portarono a Londra, nella Svizzera francese, a Parigi, [...] impreparato. Non si legò egli del resto a nessuna scuola straniera: le traduzioni presto avviate da Verlaine, Mallarmé, Rimbaud, De Régnier, Verhaeren, D. G. Rossetti, Swinburne, Downson, D'Annunzio (dal Poema paradisiaco), Jacobsen, e la versione di ...
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ONOFRI, Arturo
Salvatore Rosati
Poeta, nato il 15 settembre 1885 a Roma, dove morì il 25 dicembre 1928.
Delle sue prime liriche (Liriche, Roma 1907; Poemi tragici, ivi 1908; Canti delle oasi, ivi 1909) [...] Le liriche di questo ciclo, nelle quali l'O. si rifà spesso a poeti francesi a lui particolarmente congeniali (Rimbaud, Mallarmé), sono frequentemente rese oscure dalle accennate sue teorie; tuttavia alcune cose in Vincere il Drago! sono (insieme con ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] , il poeta-vate caro al romanticismo, ma il poeta-veggente, che giunge all’ignoto attraverso un immenso «sregolamento di tutti i sensi» (A. Rimbaud). Per lui non c’è più da una parte la realtà e dall’altra il sogno, ma tutta la vita si presenta sotto ...
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Poeta (Marradi 1885 - Castel Pulci, Firenze, 1932). Figlio di un maestro elementare, rivelò presto indole inquieta e straordinaria sensibilità. Dopo il liceo a Faenza, frequentò corsi di chimica all'univ. [...] paesistico, affine a quello dei vociani, lievita spesso in un simbolismo denso e ardente, che ricorda A. Rimbaud (soprattutto quello delle Illuminations), suo poeta prediletto insieme con Baudelaire. Discontinua come risultati poetici, nutrita degli ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...
allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...