Poeta statunitense (n. Garretsville, Ohio, 1899 - m. suicida nel Golfo del Messico 1932). Sensitivo, entusiasta, dalle sue letture (Eliot, Pound, Blake, Rimbaud, Laforgue, Whitman) trasse una cultura incerta [...] e confusa, risolta, nelle prime, poesie (White buildings, 1926), in riecheggiamenti più che in assimilazioni. Nel poema The bridge (1930) C. volle creare una grande rapsodia americana, culminante nella ...
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Poeta e drammaturgo francese (Châteauroux 1924 - Parigi 2000). Seguace di A. Artaud e dei surrealisti, pubblicò nel 1946 la raccolta Apoèmes, con evidenti echi di Rimbaud e Lautréamont, e successivamente [...] Lettres arc-en-ciel (1950) e Les revendications (1957), in cui si accentua il carattere militante della sua poesia. A un suo lungo soggiorno in Canada, dove si schierò per l'indipendenza del Québec, risalgono ...
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Scrittore algerino di lingua francese (Beni Saf, Tlemcen, 1926 - Algeri 1973). Trascorse la prima giovinezza a Orano, dove fondò la rivista Soleil (1950). Discepolo di Rimbaud e di Gide, nel 1954 esordì [...] con i Poèmes, pubblicati da Gallimard con una prefazione di R. Char. Trasferitosi a Parigi, allo scoppio della guerra d'Algeria militò nei ranghi del Front de libération nationale. Nel 1962 fece ritorno ...
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Regista belga (Bruxelles 1957-Strasburgo 1998). Dopo studi d'arte drammatica al Conservatoire di Bruxelles, fondò il collettivo teatrale Ymagier Singulier, rivelandosi con lo spettacolo Rimbaud 1871-1873 [...] (1979). Con il suo gruppo, S. ha proposto un teatro fisico e coinvolgente, ispirato al teatro della crudeltà, attento a cogliere, con una recitazione quasi intimista, le sfumature più recondite dei testi, ...
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Storico della letteratura, critico e romanziere francese. La sua intensa attività di critico letterario è documentata da Rimbaud, système solaire ou trou noir? (1984), che raccoglie i saggi scritti tra [...] il 1940 e il 1982. Con Quelques essais de littérature universelle (1983), Ouverture(s) sur un comparatisme planétaire (1988), Nouveaux essais de littérature universelle (1992), É. è intervenuto nel dibattito ...
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Critico e romanziere francese (Mayenne 1909 - Vigny, Parigi, 2002), prof. di letteratura comparata e sinologia alla Sorbona (1956-78). Della sua abbondante produzione saggistica, iniziatasi con Proust [...] Gauclère); Hygiène des lettres (5 voll., 1952-67); Le mythe de Rimbaud (4 voll., 1952-61); Parlez-vous franglais? (1964); Essais de littérature (vraiment) générale (1974); Rimbaud, système solaire, ou trou noir? (1984). Temperamento di critico, oltre ...
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Pittore francese (Parigi 1902 - ivi 1949). Si formò all'Accademia Ransom sotto la guida di E. Vuillard; fu geniale disegnatore di scene e di costumi per balletti e illustratore di opere di Rimbaud e di [...] Cocteau ...
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Poeta francese (Metz 1844 - Parigi 1896). Considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola simbolista, V. esordì con i parnassiani Poèmes saturniens (1866). Condannato a due anni di prigione [...] ebbe un figlio. Attraversò subito dopo un periodo travagliato, dovuto in parte alla guerra, in parte alla relazione con A. Rimbaud, col quale fuggì da Parigi e dalla Francia, in completa rottura con la moglie; ma presto cominciarono i dissapori tra ...
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Poeta e critico svedese, nato a Stoccolma il 15 settembre 1907. Ha studiato a Parigi e a Londra; si è formato nell'esperienza dei surrealisti francesi che in parte ha tradotto (soprattutto Rimbaud). Condirettore [...] del periodico modernistico Spektrum (1922).
Si è affermato con varie raccolte di poesie: Dedikation ("Dedica", 1934), Non serviam, 1945, Om hösten ("D'autunno", 1951) e di prose liriche: Promenader (Passeggiate", ...
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Pseudonimo dello scrittore congolese di lingua francese Gérard-Félix Tchicaya (Mpili, Pointe-Noire, 1931 - Bazancourt, Marna, 1988). Dopo studî in Francia, all'indipendenza del Congo (1960) tornò in patria [...] per appoggiare P. Lumumba; lavorò poi all'UNESCO. Esordì come poeta, influenzato da Rimbaud e dai surrealisti (Le mauvais sang, 1955; À triche-coeur, 1958; Le ventre, 1964; Arc musical, 1970; La veste d'intérieur, 1977). Si dedicò quindi al teatro, ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...
allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...