Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] che scappò a Bisanzio, e suo figlio Pietro, che si rifugiò invece in Ungheria (sua madre era sorella di re Stefano successivo obbiettivo militare. Tra le due maggiori piazzeforti siro-palestinesi rimaste ai musulmani fu scelta Tiro, la fortezza del ...
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I Veneziani delle colonie
Silvano Borsari
La storia della presenza veneziana nel Mediterraneo orientale nel secolo XIV riflette i continui mutamenti della situazione politica che si manifestarono [...] all'avanzata dei Catalani, gruppi di abitanti del continente si rifugiavano nell'isola; dopo la vittoria del 1311 e la conquista del musulmana, nel 1291, di tutti i porti siro-palestinesi ancora nelle mani dei Cristiani aveva fatto divenire ancor ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] consociativo si è sfaldato sotto il massiccio influsso di profughi palestinesi e, al tempo stesso, con l'aumentare del conflitti interni e le guerre portano ad enormi spostamenti di rifugiati, che possono in seguito creare i presupposti per ulteriori ...
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Stratificazione sociale
Luciano Gallino
Sommario: 1. Metastoricità e complementarità del concetto di stratificazione sociale. 2. Dimensioni della stratificazione e usi della ricerca. 3. Teorie della [...] strato al fondo della scala sociale, vanno menzionati i rifugiati per cause belliche ed economiche. Nel 1995 il solo Indiani, gli Iracheni, i Liberiani, i Nepalesi, i Nicaraguensi, i Palestinesi, i Somali, i Sudanesi, gli Yemeniti.
5. Il ricambio ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] seguito delle persecuzioni romane molti rabbini si erano rifugiati in Babilonia, dove continuarono il loro insegnamento. quale il centro giudaico babilonese superò in importanza quello palestinese.
Anche per quanto riguarda le strutture politiche e ...
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Fotogiornalismo di guerra
Manuela Fugenzi
Con l’attentato dell’11 settembre 2001 al World Trade Center di New York la fotografia è entrata con decisione nel nuovo secolo accogliendo definitivamente [...] conflitti nell’ex Iugoslavia, in ῾Irāq e soprattutto nei Territori palestinesi; di Susan Meiselas (n. 1948), da trent’anni (2008) è nato dall’attenzione di Van Kesteren verso i rifugiati iracheni costretti a lasciare il Paese, da lui fotografati in ...
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Mario Arpino
Mario Carta
Peace-keeping
L'Italia continuerà,
con determinazione e convinzione,
a operare per un mondo pacificato
(Carlo Azeglio Ciampi)
Il significato delle missioni di pace italiane
di [...] le strade di Beirut ovest, nonché i campi di profughi palestinesi di Sabra e Chatila; nel contempo, migliaia di civili garantendo, per quanto possibile, la sicurezza e la protezione dei rifugiati e dei civili a rischio. Dopo il cessate il fuoco e ...
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Vedi SINAGOGA dell'anno: 1966 - 1997
SINAGOGA (v. vol. VII, p. 320)
C. Vismara
Si dà notizia dei recenti scavi compiuti nelle principali s. palestinesi e della diaspora.
palestina. - gamla (Gamala). [...] contenere i rotoli della Tora. È probabile che al momento della rivolta l'edificio abbia ospitato un certo numero di rifugiati, come avvenne a Masada e a Gerusalemme; sembrano confermarlo tracce di focolari e di strutture provvisorie. Gli scavi hanno ...
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Nazione
Anthony D. Smith
Introduzione
Il termine 'nazione' compare per la prima volta nella lingua latina: i Romani designavano come 'nationes' le tribù distanti e selvagge, ma riservavano per sé l'appellativo [...] all'inizio del XX secolo. Anche movimenti postbellici come quelli dei Palestinesi, dei Sikh, dei Karen, dei Tamil, dei Tibetani o questo potere rappresentate dalle ondate di immigrati e rifugiati, o dall'imperialismo dei mezzi di comunicazione e ...
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EMBRIACO, Guglielmo (Willielmus Caputmallei), detto Testadimaglio
Jean Cancellieri
Nato in data imprecisata nella seconda metà dell'XI secolo (probabilmente nell'ultimo trentennio), apparteneva ad una [...] la conquista, uno dopo l'altro, di tutti i porti palestinesi, cominciando da quelli più vicini a Giaffa, base dei crociati fu immenso: più di 1.000 mercanti arabi, che si erano rifugiati nelle moschee, si arresero al patriarca e pagarono il riscatto.
...
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videotestamento
(video-testamento), s. m. Testamento registrato in videocassetta. ◆ L’intera famiglia di [Osama] Bin Laden è oramai da giorni rifugiata nel Pakistan occidentale e uno dei componenti potrebbe già avere il video-testamento. (Maurizio...
eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, le ha uccise l’odio. E l’odio, in Palestina,...