Qutb, Sayyid
Ideologo riformista egiziano (Musha 1906-Il Cairo 1966). Membro dei Fratelli musulmani. Funzionario del ministero dell’Istruzione pubblica, fu inviato dal governo egiziano negli Stati Uniti [...] (1948), dove il suo pensiero si radicalizzò in senso antimodernista e antioccidentale. Dopo un’iniziale adesione alla Rivoluzione dei Liberi ufficiali del 1952, Q. condivise la persecuzione dei Fratelli ...
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Rida, Rashid
Ideologo riformista siriano (Qalamun 1865-Il Cairo 1935). Dopo un’educazione religiosa tradizionale, conobbe in Egitto M. ‛Abduh, che lo condusse ad abbracciare il riformismo modernista. [...] Per diffonderlo, egli fondò al Cairo (1898) la rivista al-Manar («Il faro») e compì numerosi viaggi in vari Paesi arabi, in Turchia e in Europa, prendendo parte al movimento politico siriano ed egiziano ...
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Sindacalista italiano (Biella 1868 - Milano 1954). Socialista riformista, fu tra i fondatori della Confederazione generale del lavoro-CGdL (1906) che guidò fino al 1918. Nel 1922 con F. Turati e C. Treves [...] in parlamento. Abbandonato il progetto per l'opposizione incontrata nella base e per evitare l'identificazione con i riformisti di destra che l'avevano appoggiato, R. rimase tuttavia propenso a scindere l'azione sindacale da quella politica ...
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Alessandro I Pavlovič zar di Russia. - Sovrano riformista e di spirito sostanzialmente liberale, ebbe rapporti ora di alleanza ora di conflitto con la Francia napoleonica, del cui crollo finì per essere [...] di politica rispetto agli anni di Paolo I; ponendo in pratica idee del La Harpe, A. introdusse notevoli riforme: abolizione della tortura, attenuazione della censura, concessione al senato del diritto di rimostranza e ai contadini e mercanti ...
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Organizzatore cooperativista italiano (Molinella 1867 - ivi 1950). Socialista riformista, dedicò la sua vita all'organizzazione dei lavoratori di Molinella e della Bassa Bolognese: ne fondò la Lega di [...] resistenza (1892-93) e, dopo una parentesi svizzera (1901-05), fu sindaco di Molinella (dal 1906) e diresse le agitazioni contadine del 1911-14. Militante antifascista, dal 1926 fu inviato al confino ...
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Socialista italiano (Ravenna 1862 - ivi 1945), prima internazionalista, poi riformista, creò la prima cooperativa agricola italiana tra i braccianti di Ravenna (1883), quindi (1901) la federazione delle [...] cooperative della provincia. Deputato dal 1919 al 1924, fu esule in Francia durante il fascismo ...
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Uomo politico iraniano (n. Ardakan, Ispahàn, 1943). Leader dello schieramento riformista, è stato presidente della Repubblica (1997, riconfermato 2001). La politica economica di Kh. ha mirato ad una maggiore [...] fu eletto presidente della Repubblica, succedendo ad A. A. Rafsangiānī. Da allora è divenuto il leader dello schieramento riformista, raccogliendo il consenso della parte più vitale della società (la stampa libera, gli studenti, le donne, i religiosi ...
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Uomo politico (Reggio nell'Emilia 1859 - ivi 1930). Socialista di orientamento riformista, svolse un'intensa attività di organizzatore sindacale e contribuì allo sviluppo del movimento cooperativo della [...] sua città. Instancabile propagandista politico, nel 1886 fondò il periodico La Giustizia. Difesa degli sfruttati, di cui fu direttore fino alla chiusura (1925). Deputato dal 1890, fu tra i fondatori del ...
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Rõivas, Taavi. - Uomo politico estone (n. Tallinn 1976). Membro del Partito riformista estone dal 1998, sindaco nel 2004 del distretto di Haabersti (Tallinn), l’anno successivo è stato scelto come consigliere [...] . Nel novembre 2016 l'uomo politico è stato sfiduciato dal Parlamento dopo lo scioglimento della coalizione di governo formata dal Partito riformista, dal Partito socialdemocratico e dai conservatori, e sostituito dal leader centrista J. Ratas. ...
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riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...