(ceco Česká a Slovenská Federativni) Stato federale dell’Europa centrale (127.900 km2), esistito dal 1918 al 1992, confinante con Germania, Austria, Ungheria, Ucraina e Polonia. Dal 1° gennaio 1993 si [...] ). I dirigenti furono sostituiti da una nuova leadership (G. Husák nel PCC, L. Štrougal capo del governo). L’unica riforma portata a termine fu la federalizzazione della C. (Repubblica socialista ceca e Repubblica socialista slovacca). Husák cercò di ...
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Germania
Giandomenico Patrizi
Giulia Nunziante
Francesco Bartolini
Geografia umana ed economica
di Giandomenico Patrizi
Stato dell'Europa centrale. A sessant'anni dal disastroso esito della Seconda [...] di occupazione, secondo uno schema che prevedeva la fusione dei contributi sociali e di quelli di disoccupazione. Venne riformato il sistema che presiedeva il collocamento e promossa la costituzione di job centers su tutto il territorio nazionale al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Cattaneo
Frédéric Ieva
Una consolidata tradizione storiografica era solita presentare il milanese Carlo Cattaneo come il ‘grande vinto’ dell’epoca risorgimentale: la sua posizione federalista [...] una biografia, Milano 1997.
G. Armani, Gli scritti su Carlo Cattaneo: bibliografia 1836-2001, Lugano 2001.
G. Armani, Cattaneo riformista. La linea del «Politecnico», Venezia 2003.
La biblioteca di Carlo Cattaneo, a cura di C.G. Lacaita, R. Gobbo, A ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 28 sett. 1813, secondogenito del principe Luigi Giovanni Andrea e di Teresa Orsini dei duchi di Gravina. Nel 1839 sposò Mary [...] mediatrice dal papa. Al suo fianco, nel ministero, operava in realtà P. Campello, che dal 1847 si occupava della riforma dell'esercito nella Consulta di Stato ed era ora incaricato dei servizi di intendenza.
Il momento era particolarmente difficile ...
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FERRARA, Mario
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 5 sett. 1892 da Michele, avvocato e da Maria Forcella. Giovanissimo, militò tra quei repubblicani che parteciparono alla settimana rossa e abbracciarono [...] più vivacemente vibravano i presagi di un rinnovamento totale della vita italiana, al di là dei vecchi partiti, conservatori o riformisti che fassero" (Cesarini Sforza, M. F., p. 162).
Il F. svolse il suo apprendistato giornalistico all'Azione, il ...
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PAGANETTI, Pietro
Luca Beltrami
PAGANETTI, Pietro. – Nacque il 21 febbraio 1729 a Bonassola da Ignazio e Maria Antonia.
In giovane età si trasferì a Genova ed entrò nell’ordine dei chierici regolari [...] di pensiero, forse inconsapevole, con i giansenisti Scipione de’ Ricci e Pietro Tamburini, più tardi fautori di una svolta riformista nel sinodo di Pistoia del 1786.
L’intransigenza di cattolici e intellettuali, ma più ancora le riserve dei revisori ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] Tramonto. I, pp. V-LXX. Sul C. politico cfr.: N. Calice, E. C. per un saggio sulla formazione dell'ideologia riformista, Manduria 1979, Resta curioso e prezioso documento il discorso di L. Credaro, per l'inaugurazione dell'anno accademico 1900-1901 ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] . All'insegna di questi principi egli richiamò il Parlamento, e in particolare i quattro gruppi della democrazia e il gruppo riformista, ad adoperarsi per "un'opera concorde di pacificazione e di giustizia" (discorso del 10 ag. 1922, in A. Repaci, II ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] di numeri fra il marzo e l'ottobre 1926, e soprattutto sul quotidiano Il Lavoro di Genova, diretto dal vecchio riformista G. Canepa e per anni sostanzialmente tollerato dal regime. Importante fu infine la collaborazione, dal 1926 al 1933, alla ...
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CABIATI, Attilio
Ernesto Galli della Loggia
Figlio di Aurelio e Clotilde Besca, nacque a Roma da una famiglia lombarda di origine ebraica il 18 ag. 1872. Compiuti gli studi secondari a Bergamo, concorse [...] del C., che non venne mai meno, per il movimento operaio - sempre beninteso nei limiti del più rigoroso pragmatismo riformista - significò proprio la speranza che un forte movimento operaio avrebbe messo in moto una sana dinamica sociale fondata sul ...
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riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...