La politica nell’Europa occidentale
Gianfranco Baldini
Se qualcuno, nel novembre 1999, avesse chiesto ai leader europei della sinistra, riuniti a Firenze con Bill Clinton per partecipare alla conferenza [...] di terza via, rimane da vedere quanto ciò si debba al recepimento di alcune istanze liberali nel corpus della sinistra riformista o quanto invece ciò sia legato all’indubbia crisi che tale schieramento, più in generale, sta vivendo. Le ragioni sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] primo grande esito nell’area italiana di una volontà-esigenza di cambiamento espressa da un sovrano, nascano da un disegno di riforma dello Stato, ingrandito dopo il trattato di Utrecht (1713), con l’acquisto del Regno di Sicilia. Vi è bisogno di un ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Fulco
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 nov. 1878 dal duca Gian Carlo e da Luisa Melzi d'Eril. Compì gli studi medi presso l'istituto Boselli e il libero liceo A. Manzoni. [...] 1908).
All'inizio del 1907, dopo il tentativo non riuscito di acquistare la Rassegna nazionale per farne l'organo del movimento riformatore, con i consigli e l'incoraggiamento di P. Gazzola e soprattutto del Semeria, il G. dava vita con A. Casati e ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Il momento Song: aspetti politici, demografici ed economici
Christian Lamouroux
Il momento Song: aspetti politici, demografici ed economici
La dinastia Song (960-1279) [...] i Xi Xia, andava tuttavia oltre il semplice obiettivo di una migliore gestione delle finanze pubbliche. Accanto a una riforma del sistema di coscrizione della forza lavoro e a un richiamo alla priorità dell'agricoltura, la maggior parte delle misure ...
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STURZO, Luigi
Francesco Malgeri
– Nacque a Caltagirone (Catania), il 26 novembre 1871, da Felice, barone d’Altobrando, e da Caterina Boscarelli, ultimogenito di sei fratelli (Margherita, Mario, Remigia, [...] Milano 1977, ad ind.; G. Caronia, Con S. e con De Gasperi, Roma 1979, passim; N. Antonetti, S., i popolari e le riforme istituzionali del primo dopoguerra, Brescia 1988; G. Grasso, I cattolici e l’Aventino, Roma 1994, ad ind.; A. Guasco, Cattolici e ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] volumi), nella quale le settemila rivoluzioni che nei calcoli ferrariani avrebbero avuto luogo in Italia dal Mille alla Riforma erano incasellate in una fantasiosa dialettica diadica imperniata sulla lotta tra guelfi e ghibellini e all'interno della ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] , cat. (Bologna 1990), Casalecchio di Reno 1990; A.C. Quintavalle, L'Antico: i tempi di una politica dall'età della Riforma gregoriana a quella del primo gotico, in Tradizione dell'antico nelle letterature e nelle arti d'Occidente, Roma 1990, pp. 594 ...
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GOFFREDO il Barbuto, duca di Lotaringia e marchese di Toscana
Mario Marrocchi
Figlio di Gozzelone (I), duca di Lotaringia, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XI.
Mentre restano oscure le origini [...] dei due esponenti della famiglia lorenese, i quali, sia pure con atteggiamenti e ragioni diverse, erano entrambi favorevoli alla linea riformista della Chiesa sostenuta da Leone IX.
G. si trovava, così, di nuovo e forse più che mai in una posizione ...
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FONSECA PIMENTEL, Eleonora de
Cinzia Cassani
Nacque a Roma il 13 genn. 1752 da Clemente e Caterina Lopez de Leon. Era dunque giovanissima quando, nel luglio del 1760, al tempo della massima tensione [...] apertura la F. si soffermava sulla natura etica del rapporto tra il sovrano "distributore della giustizia e provvidenza eterna" e il ministro riformatore che non è "solamente immagine del Re, ma insieme l'immagine de' popoli, per cui e i bisogni e le ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] al XVIII sec. vi fu un declino delle istituzioni sanitarie, ma già prima del nuovo fermento dimostrato dalla stagione riformista delle Tanẓīmāt (XIX sec.), un numero considerevole di nuovi ospedali fu fondato a Istanbul e in Anatolia.
Organizzazione ...
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riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...