PARISI, Vincenzo
Stefano Sepe
PARISI, Vincenzo. – Nacque a Matera il 30 ottobre 1930 da Amedeo, funzionario di banca, e da Lea Notari, casalinga. Fu il secondo di tre figli.
All’Università di Napoli [...] e ricerche, prot. n. 750249 - 6bis 215/4619, dicembre 1975; S. Mazzocchi, Col nuovo capo della polizia inizia la gestione riformista, in la Repubblica, 24 gennaio 1987; Il prefetto non si tocca, in Corriere della sera, 7 agosto 1993; M. Garbesi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Bulgaria agli inizi del Novecento è un Paese economicamente arretrato. Tenta una [...] che in Europa si susseguono negli altri Paesi del blocco sovietico, Zivkov viene allontanato dal potere e sostituito dal riformista Petar Mladenov (1936-2000), che avvia una politica di pacificazione tra le nazionalità. In Bulgaria il passaggio dal ...
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FAZZI, Francesco Brunone
Carlo Fantappiè
Nacque a Calci (Pisa) da lacopo Antonio di Giovanni Maria; e fu battezzato il 23 febbr. 1726. Discendente di una famiglia da lungo tempo dimorante in Pisa, il [...] sul governo della Toscana, a cura di A. Salvestrini, I, Firenze 1969, p. 70; M. Pieroni Francini, Un vescovo toscano tra riformismo e rivoluzione, Roma 1977, ad Indicem; Lettere di vescovi e cardinali a Scipione de' Ricci (1780-1793), a cura di C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Domenikos Theotokopulos, detto El Greco, incarna il tipo dell’artista-genio: originale, [...] , profondamente religioso e motivato da slanci mistici (a Toledo è da poco morta santa Teresa di Avila, grande riformista) se ne contrappone un’altra secondo cui nei bagliori di luce, nelle lumeggiature estremizzate e nelle visioni surreali dell ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] processo di transizione verso un regime democratico e affrontare problemi sociali di fondo, a partire dal nodo irrisolto della riforma agraria, centrale in un paese caratterizzato da enormi latifondi, in gran parte incolti, e da decine di milioni di ...
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Stato dell’Europa meridionale, nel settore nord-occidentale della penisola balcanica; confina con la Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia, il Kosovo e l’Albania e si affaccia sull’Adriatico dalle [...] dalla coalizione filoserba Per il futuro del Montenegro, che ha ricevuto 13 seggi, e dall'alleanza tra il partito Azione Riformista Unita (URA) del premier in carica Abazović, cui sono andati 11 seggi.
La cattedrale di S. Trifone in Cattaro (9 ...
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Giornalismo
Paolo Murialdi
Agli inizi del 21° sec. il g. di molti Paesi è stato dominato dalla presenza del terrorismo di impronta islamica, dalle guerre che ne sono conseguite e dal conflitto fra Israele [...] copie e poi è sceso a 29.000. Brillanti e molto citati nel giro politico sono Il Foglio di G. Ferrara e il Riformista di A. Polito.
Riguardo agli inserti in rotocalco i quotidiani maggiori ne hanno due ciascuno: Il Venerdì e la Repubblica delle Donne ...
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(XIV, p. 990; App. IV, I, p. 766)
Dopo l'esplosione degli anni Settanta, la lotta per il diritto alla sessualità e all'aborto, contro la violenza sulle donne e per il cambiamento globale della società [...] rilancio del comunismo mette in ombra la questione femminista, mentre, non senza contrasti, nel PDS prevale alla fine la linea riformista in materia di politica delle donne, che allinea questo partito al PSI e, più in generale, alla sinistra europea ...
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TORY e WHIG
Franco Borlandi
. Con la denominazione di tory, nella vita politica e parlamentare dell'Inghilterra si distinse la corrente dei partigiani del re, della chiesa anglicana, delle tradizioni [...] l'importazione dei grani francesi resa possibile dalla fine delle guerre napoleoniche, ma attenuò i suoi caratteri estremi, facendosi riformista dopo la morte di Castlereagh (1822), cioè con l'affermazione di lord Canning, paladino di un toryismo ...
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Cent’anni di elezioni a Venezia
Gianni Riccamboni
Premessa
Sono passati oltre quindici anni da quando, nell’editoriale di un numero monografico dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale», si lamentava [...] , La crisi del sistema politico liberale, in Il partito politico dalla grande guerra al fascismo: crisi della rappresentanza e riforma dello Stato nell’età dei sistemi politici di massa, 1918-1925, a cura di Fabio Grassi Orsini-Gaetano Quagliarello ...
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riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...