BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] compie, e l'impegno personale del pontefice, che cercherà di seguire da vicino il dibattito delle idee e le voci di riforma e di rendersi conto dei suggerimenti e delle proposte. Ad un giurista ordinatore e semplificatore qual'è B. XIV non sfuggirà ...
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PANCIATICHI, Bartolomeo
Giorgio Caravale
PANCIATICHI, Bartolomeo. – Nacque in Francia nel 1507 da una relazione extramatrimoniale del padre, Bartolomeo, legittimata il 29 marzo 1531 dal vescovo Alessandro [...] au XVIe siècle: Lyon et ses marchands, Paris 1971, pp. 124, 220, 229, 363; S. Caponetto, Aonio Paleario (1503-1570) e la Riforma protestante in Toscana, Torino 1979, pp. 88-94; F. Piavan, Gli studi padovani di B. P., in Quaderni per la storia dell ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] come la sola promotrice della sua civilizzazione: sicché, scrisse nell'aprile 1842 a G.P. Vieusseux, ai suoi occhi il riformismo moderato aveva senso solo se e in quanto capace di introdurre quegli ordinamenti che "sono il vero portato della civiltà ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] felicità e si oppone ai progressi dell'agricoltura (pp. 213-227). La conclusione è in linea col cauto e prudente riformismo di molti intellettuali della Repubblica veneta: dopo un duro attacco alla servitù della gleba, il C. denuncia gli ostacoli che ...
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LANZILLO, Agostino
Daniele D'Alterio
Nacque a Reggio Calabria il 31 ott. 1886 da Salvatore e Giuseppina Cosile; dopo gli studi superiori si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza presso l'Università [...] della fatale decomposizione dei tradizionali riferimenti culturali del proletariato e della borghesia produttiva, ceti questi corrotti dal riformismo e dalla democrazia, il L. innestava sul fondo soreliano della rinascita etica e della violenza ...
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BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
Nicola Raponi
Secondogenito del principe Antonio e di Barbara Elisabetta d'Adda, nacque a Milano il 3 genn. 1728. Compiuti gli studi legali, intraprese la carriera militare, [...] corti d'appello e un Consiglio supremo di giustizia a Bruxelles. Ma quando il B. tentò di dare esecuzione a queste riforme, l'opposizione dei Belgi fu decisa e violenta. Furono messi in circolazione contro di lui libelli e lettere minaccíose, lo si ...
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IMPERIALI (Imperiale), Lorenzo
Stefano Tabacchi
Nacque a Genova nel 1612 da Michele (1565-1616), principe di Oria, e Maddalena Spinola, membri di due delle principali famiglie del patriziato genovese. [...] sua azione seguendo i nuovi indirizzi di governo seguiti da Alessandro VII, che cercava di realizzare un prudente riformismo, alleggerendo i carichi fiscali ereditati dai suoi predecessori e riorganizzando le strutture amministrative dello Stato. L'I ...
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PIGLI, Carlo
Fabio Bertini
Nacque ad Arezzo il 9 marzo del 1802 da Giovanni, promotore della Società delle stanze civiche e poi del teatro Petrarca, e da Caterina Mencucci.
Preparato dallo zio Donato, [...] iscrisse a Pisa, dove, ospite del convitto di S. Ferdinando, diretto dal sacerdote Giovanni Sacchetti, si avvicinò alla Carboneria riformata. Autore di versi latini in un volume collettaneo del 1822, ebbe, nel 1823, ad Arezzo, il premio Della Fioraja ...
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MALANIMA (Magnanima), Luca
Marco Cini
Nacque a Calci, presso Pisa, da Francesco e da Luigina Rossi; fu battezzato nella locale prepositura il 3 marzo 1737. Pur non laureandosi, è certo che frequentò [...] pontificio e delle isole, a cura di G. Giarrizzo - G. Torcellan - F. Venturi, Milano-Napoli 1965, pp. 787-800; F. Venturi, Settecento riformatore, I, Torino 1969, pp. 335, 346-350; III, ibid. 1979, pp. 219 s.; V, 1, ibid. 1987, pp. 107, 111, 113-115 ...
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MANCINI, Giuseppe
Franco Nardi
Nacque a Firenze il 20 sett. 1777 dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte.
Formatosi nel locale seminario e completati gli studi presso il collegio Cicognini [...] di una filigrana di scambi con le vicarie al fine di promuovere o verificare di volta in volta l'attuazione di una riforma generale.
Tra il 1825 e il 1850 la diocesi fu solcata in lungo e in largo; lettere, avvisi e notificazioni si susseguirono ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...