Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] loro personalità: altrimenti prevarranno i regimi totalitari, gli apparati della burocrazia e le polizie.
Non mancano, nel riformismo deweyano, la nostalgia di un mondo contadino insidiato dagli aggregati urbani e il timore di una vita impersonale ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] Italia si verificasse quello che in Gran Bretagna l’ala più intransigente di conservatori e liberali aveva bollato al tempo della riforma del 1867 come il «salto nel buio».
A complicare le cose si aggiunse anche la modifica del sistema di voto: non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ispirandosi contemporaneamente ai modelli del mondo e del teatro, Goldoni, drammaturgo [...] e I cento e quattro accidenti in una sola notte.
Deciso però a portare sino in fondo il proprio progetto di riforma, nel 1743 Goldoni compone La donna di garbo, la sua prima commedia completamente scritta. La struttura generale dell’opera risente ...
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Lorenzo Zoppoli
Abstract
Si analizza la concertazione sotto il profilo istituzionale e giuridico rilevandone, oltre alla polivalenza semantica e funzionale, gli effetti sui sistemi politici, amministrativi [...] , Renzi). Emblematico è stato il ruolo delle parti sociali nelle riforme del lavoro del 2012 e del 2015 (v. Zoppoli, A In effetti il patto per l’Italia è servito a varare una importantissima riforma del lavoro – realizzata con la l. 5.2.2003, n. 30 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Renzo De Felice
Renato Moro
Renzo De Felice è stato uno dei protagonisti della storiografia italiana del dopoguerra, il principale storico del fascismo italiano, e di Benito Mussolini in particolare [...] dalle vicende degli ebrei romani all’antisemitismo, dalla religiosità popolare e le sue paure di fronte alla rivoluzione al riformismo illuminato di Pietro Verri), ma al centro dei suoi interessi vi fu il problema del giacobinismo, che rimase il ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] , stigmatizzando i moti violenti, propugnando nuovi metodi di agitazione legale, tentando in una parola di attrarre nell'orbita del riformismo i partiti estremi. Terminato il viaggio, l'A. ottenne a Torino un'udienza da Carlo Alberto (12 ott. 1845 ...
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CUCCAGNI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel 1740 (tale data è ricavata sulla base dell'atto di morte: Jemolo, p. 29) nella diocesi di Città di Castello, probabilmente nella frazione di Selci, da [...] alla Religione e non questa dee modularsi ad arbitrio e capriccio dell'uomo" e che qualsiasi governo "volesse arbitrare e riformare la Religione dataci da Dio, sarebbe subito abusivo, violento, e tirannico" (Giorn. eccl., 10 marzo 1798, pp. 33 s ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] nel 1843, e cioè alla morte del titolare borbonico, e ancora nel 1848. Sperò anche, come tutti, in un nuovo riformismo all’avvento di Ferdinando II, partecipando anche lui in qualche misura a quell’ottimismo sulle prospettive del Regno, e all ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] chi consigliò di rifare contro "i secessionisti dei Fasci" la spedizione dei Mille), scavalcando il programma di pacificazione e di riforme in funzione del quale aveva mandato il C. in Sicilia, proclamò lo stato d'assedio, fece arrestare i capi del ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] proporzionale, che riterrà in larga parte responsabile della crisi dello stato liberale, sino al punto di appoggiare la riforma elettorale proposta dal primo ministero Mussolini. Così pure, di fronte ai successi dei socialisti nelle elezioni del 1909 ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...