CEMPINI, Leopoldo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 2 ott. 1824 da Francesco, consigliere di Stato di Leopoldo II, e da Luisa Poggesi. Studiò giurisprudenza all'università di Pisa, dove fu allievo [...] Firenze, giornale politico-letterario che sostenne la concessione delle riforme e la guerra all'Austria, attaccando contemporaneamente i di rivolgere una petizione al granduca per ottenere riforme costituzionali.
Sono noti gli eventi che seguirono e ...
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MASI, Ernesto
Stefano Miccolis
– Nacque a Bologna, il 4 ag. 1836 da Vito e Virginia Sabatini, di antica famiglia romagnola.
Laureatosi in diritto all’Università di Bologna il 2 luglio 1858, l’anno successivo [...] secolo XVIII (Bologna 1878), nella quale raccontò la vita avventurosa del ricco e bizzarro patrizio bolognese. Del secolo libertino e riformatore si occupò fra l’altro nei libri Parrucche e sanculotti nel secolo XVIII (Milano 1886) e Sulla storia del ...
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RUFFINI, Paolo
Luigi Pepe
– Nacque a Valentano, cittadina del Viterbese nei pressi del lago di Bolsena, il 22 settembre 1765 da Basilio, medico, che vi si era trasferito da Reggio nell’Emilia, e da [...] famiglia ritornò negli Stati estensi e Ruffini, dopo i primi studi, dal 1783 si formò presso l’Università di Modena, riformata da Francesco III. Dopo il biennio filosofico, nel quale iniziarono i suoi studi matematici, si laureò in medicina nel 1788 ...
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MALAGUGINI, Alcide
Giuseppe Sircana
Nacque a Rovigo il 15 ott. 1887 da Vincenzo, insegnante elementare e poi mastro di posta, e da Adele Salvi.
Perduto il padre quando aveva 14 anni, per proseguire [...] , p. 84).
Nel 1913 il M. entrò nel Consiglio provinciale di Pavia, dove sedette fino al 1922. Per quanto fosse stato riformato nel 1907, nel corso del primo conflitto mondiale fu richiamato e arruolato, con il grado di tenente, nel genio zappatori ...
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SANTI, Fernando.
Stefano Musso
– Nacque il 13 novembre 1902 a Golese – piccolo borgo agricolo nei pressi di Parma destinato, quarant’anni dopo, a essere inglobato nella città –, da Eugenio e da Clementina [...] , con Di Vittorio prese parte attiva al lancio del Piano del lavoro nel 1949, continuando a sostenere la necessità di riforme di struttura nel quadro di una politica di pianificazione. Questa gli sarebbe apparsa la sfida centrale dei primi governi di ...
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MAZIO, Paolo.
Dante Marini
– Terzo figlio maschio di Francesco e di Serafina Sartori, nacque a Roma l’11 marzo 1812.
Il padre, figlio e successore di Giacomo alla direzione della Zecca pontificia, si [...] di Roma e la Consulta di Stato, che considerò istituzione idonea alla più ampia modernizzazione nonché il limite massimo di riforma consentito al papa. Su tale linea, non lontana dal Memorandum del 1831, egli scrisse nel Fanfulla e nel Contemporaneo ...
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FRANZESI, Pietro Paolo
Carlo Fantappiè
Nacque a Monte San Savino, a circa 20 km da Arezzo, il 29 giugno 1713 da Napoleone e da Vittoria Mostardini di San Gimignano.
La famiglia, di antica origine magnatizia [...] 1788, pp. 26 s.; Carteggi di giansenisti liguri, a cura di E. Codignola, II, Firenze 1941, ad Indicem; M. Rosa, Riformatori e ribelli nel '700 italiano, Bari 1969, pp. 192 s.; I. Marcocci, Medaglioni. I vescovi di Montepulciano 1561-1964, Siena 1975 ...
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Le Fèvre d’Étaples, Jacques (latinizz. Faber Stapulensis) Umanista e teologo francese (Étaples, Passo di Calais, 1455 ca
Nérac 1536). Fu uno dei maggiori rappresentanti dell’umanesimo e dell’evangelismo [...] G. Farel, che passerà al luteranesimo). Nella convinzione che un ritorno alla vera parola della Scrittura fosse il più valido strumento di riforma, Le F. si dedicò alla traduzione in volgare della Bibbia (1523-28). Già nel 1521 e nel 1523 la Sorbona ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] scandinava.
Trascurabile, da un punto di vista artistico, la letteratura religiosa in lingua latina, sia del Medioevo sia della Riforma, anche se materialmente ricca di traduzioni e rifacimenti. Dall’unione del 1397 con la Danimarca fino al 19° sec ...
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(VIII, p. 66; App. I, p. 325; II, I, p. 467; III, I, p. 270; IV, I, p. 321)
Nel 1988 è stata disposta una nuova divisione amministrativa, in base alla quale il paese comprende 9 distretti, divisi a loro [...] 13% dei terreni coltivati e producono un quarto di tutta la produzione agricola); ha potuto infine varare un piano di riforma economica, il NEM, che, fra ritirate e piccole avanzate, ha retto fino alla metà degli anni Ottanta, quando la ''rivoluzione ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...