BALSAMO CRIVELLI, Gustavo
Alberto Frattini
Nato a Torino il 25 febbr. 1869, primogenito di Carlo - marchese di Zelo Surrigone e Terdobbiate - e di Ersilia Bevilacqua, ebbe come maestri nello studio [...] , fra gli altri, L. Einaudi, A. Labriola, F. Turati) a La Fiaccola (1903-1905), voce della frazione riformista della sezione socialista messinese, all'Avanti!, a Battaglie sindacali (1919-1926), organo milanese della Confederazione del Lavoro. Fu più ...
Leggi Tutto
Gianfranco Pasquino
Il signor quaranta per cento
Matteo Renzi, la sua ascesa e il suo impatto politico e mediatico sull’Italia in recessione visti attraverso la lente d’ingrandimento di uno dei maggiori [...] paladino dell’ottimismo e dell’azione in confronto a coloro che si sarebbero limitati per trent’anni a parlare di riforme senza (sapere/volere) farle.
Il renzismo ha nemici da sconfiggere anche nell’Unione Europea, le cui regole rigorose critica con ...
Leggi Tutto
Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] ibn Sa‛ūd, nacque infatti l’influenza politica della dinastia sull’Arabia che tuttora porta il suo nome. Il riformismo moralizzatore del movimento fu alimentato dal timore di al-Wahhāb di vedere le tribù abbandonare l’ortodossia islamica per tornare ...
Leggi Tutto
Storico della cultura e commediografo danese (Bergen, Norvegia, 1684 - Copenaghen 1754). Fu il primo ad aprire la letteratura danese a tutte le correnti di pensiero e d'arte dell'era dei "lumi". Divulgatore [...] , 1732-35, dalle origini a Federico III) ed ecclesiastica (Almindelig kirkehistorie, 1738, dal cristianesimo primitivo alla Riforma), con un romanzo satirico-allegorico, alla Swift (Nicolai Klimii iter subterraneum, 1741), con raccolte di Moralske ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] 1850-51-52. Lettere di V. Gioberti e G. Pallavicino, a cura di B.E. Maineri, Milano 1875; D. Berti, Di V. G. riformatore politico e ministro con sue lettere inedite a P. Riberi e G. Baracco, Firenze 1881; Lettere inedite di V. Gioberti e saggio di ...
Leggi Tutto
MEDICI, Luigi
Mauro Vanga
Nacque a Napoli il 21 apr. 1759 (non il 22, come indicato da N. Nicolini e W. Maturi) da Michele, principe di Ottaviano e duca di Sarno, e da Carmela Filomarino dei principi [...] l’arma politica maggiormente utilizzata, l’accusa fu animata in realtà solo dalla volontà di arginare la sua attività di riformista regio, che faceva della sua libertà e curiosità intellettuale la maggiore fonte di ispirazione. Il 27 febbr. 1795 il M ...
Leggi Tutto
GAZZOLA (Gazola), Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Piacenza il 28 febbr. 1804 da Giovanni e da Anna Maria Buzzetti. Scomparsa prematuramente la madre (1812), venne affidato alle cure di uno zio, il [...] di pensiero destinata ad approdare su posizioni politicamente più avanzate. L'elezione di Pio IX e l'inizio del suo riformismo liberaleggiante parvero favorire questa evoluzione del G., che il 12 dic. 1846 dava vita, insieme con L. Potenziani, L ...
Leggi Tutto
SANTI, Giorgio
Renato Pasta
– Figlio di Rutilio, giusdicente e maestro di scuola, e di Fillide Mattei, nacque a Montieri (Grosseto) il 7 (o il 9) aprile 1746 e fu educato a Pienza (Siena), città cui [...] pp. 307 s.
Gran parte dei materiali relativi a Santi si rinvengono in M. De Gregorio, G. S. Un ‘savant’ tra riformismo e Restaurazione, I-II, Siena 2014, che utilizza anche inediti in mano privata. Essenziale resta V. Simonelli, Diario di un viaggio ...
Leggi Tutto
BERGANCINI, Giovanni Angelo Antonio
Francesco Margiotta Broglio
Nacque da Lorenzo, notaio, e da Maria Rachis, il 12 apr. 1754 a Livorno Ferraris (Vercelli). Dedicatosi allo studio delle lettere e della [...] rivoluzione è, invece, il fondamento stesso dell'Arringa agli ebrei di Casale; ed anche a lui, come in genere ai riformisti italiani della fine del Settecento, la rivoluzione si presenta, come il castigo di Dio che aveva straziato la Curia romana ...
Leggi Tutto
MOROZZO DELLA ROCCA, Giuseppe
Emanuele Colombo
– Marchese di Bianzè, nacque il 12 marzo 1758 a Torino da Giuseppe Francesco e da Ludovica Cristina Lucrezia Balbo Bertone, sorella del vescovo di Novara [...] pontificio (1550-1809), a cura di C. Weber, Roma 1994, pp. 161, 220, 335, 791s.; F. De Giorgi, Il problema della riforma del clero e l’origine delle “Cinque piaghe”, in Il gran disegno di Rosmini. Origine, fortuna e profezia delle Cinque piaghe della ...
Leggi Tutto
riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...