retrotopia
s. f. Utopia che idealizza il passato, considerato più rassicurante.
• [tit.] Viviamo il tempo della retrotopia [testo] [...] Il fenomeno della «retrotopia» deriva dalla negazione della negazione [...] di Walter Veltroni all’Eliseo come «argine al massimalismo». Non basta la «retrotopia» ulivista di due giorni fa, se il riformismo non si misura con la realtà di oggi. (Massimo Giannini, Repubblica, 16 ottobre 2017, p. 29, Commenti).
- Dall’ingl ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] , alla polemica contro la civiltà-corruzione, al mito del buon selvaggio. Si può considerare intermedia tra il riformismo dei philosophes e l’egualitarismo degli utopisti la teoria democratica di Rousseau, nella quale confluiscono la problematica ...
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NEO-GUELFISMO
Walter Maturi
È la forma italiana d'un movimento culturale europeo: il cattolicismo liberale. La denominazione neoguelfismo fu coniata dai suoi avversarî, Gabriele Pepe e Giuseppe Ferrari, [...] il problema dell'indipendenza italiana come nocciolo della politica estera sabauda (Balbo e scuola storica piemontese) e il problema della riforma dello stato temporale dei papi (D'Azeglio e Galeotti) per far leva su Torino e su Roma, i due necessarî ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] al F. di procrastinare l'inevitabile declino. Bruciati i ponti con i sindacalisti e sotto l'incalzare dell'iniziativa riformista le posizioni del F. vedevano ridursi il loro spazio, anche perché i troppo disinvolti cambiamenti di fronte avevano ormai ...
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BORGHI, Armando
Giovanna Procacci
Nacque il 6 apr. 1882 a Castel Bolognese (Ravenna) da Domenico e da Antonia Ortolani.
Il padre, piccolo negoziante di pellami e di ferraglie, mazziniano e poi bakuniano, [...] 'iniziale consenso del B. alla corrente bordighiana - di cui egli condivideva la tesi astensionista e quella circa l'espulsione dei riformisti dal partito - che non mancò di risolversi presto in aperto contrasto: nel '19 su Guerra di classe e su Il ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] , è il II volume, in cui si esaminano i doveri del cristiano erga Deum e in cui viene agitata con decisione la riforma della pietà e degli abusi della organizzazione ecclesiastica.
Nel 1795 l'A. con il Palmieri, succedendo a Zola e Tamburini, diviene ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I principi universali proclamati dalla rivoluzione al suo nascere si devono misurare [...] (particolarmente in Germania), che per un verso ne coglie la continuità con le aspirazioni di libertà cresciute all’interno del riformismo illuminato e per l’altro ne intuisce – con speranza o con preoccupazione – l’implicita rottura con il passato e ...
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BONAUDO, Domenico Ignazio
Adriana Lai
Nacque a Torino nel 1678 da Antonio Giuseppe, in una famiglia di nobiltà cinquecentesca che solo con la sua generazione e con l'acquisto del feudo di Monteu da [...] 13, n. 4. Tutti questi documenti sono rielaborati in un ampio discorso sul Piemonte del primo Settecento da G. Quazza, Le riforme in Piemonte nella prima metà del Settecento, I, Modena 1957, pp. 156, 179, 183, 191, 214. Cfr. ancora G. Quazza, Il ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] . Nel 1943 era sorto anche, per iniziativa di M. Ruini e M. Cevolotto, il Partito democratico del lavoro, di ispirazione riformista, che rimase in vita fino al 1947.
Caduto il fascismo, i socialisti fecero parte, con l’eccezione del secondo governo ...
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GOBETTI, Piero
Leone BORTONE
Uomo politico e pensatore, nato a Torino il 19 giugno 1901, morto a Parigi il 16 febbraio 1926. Giovanissimo fondò (1918) e diresse, fino al febbraio 1920, il periodico [...] demiurgia dei capi più che all'iniziativa del popolo, spiritualmente e politicamente immaturo per la mancanza in Italia di una riforma religiosa e di una vita economica moderna; dopo l'unità, il dissidio tra governo e masse popolari, corrotte dal ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...