Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] Réforme et le livre, a cura di Jean-François Gilmont, Paris 1990, p. 336 (pp. 327-374).
335. Salvatore Caponetto, La riformaprotestante nell'Italia del Cinquecento, Torino 1992, pp. 33-34.
336. Ibid., pp. 95-101.
337. S. Seidel Menchi, Le traduzioni ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] Franco Gaeta, Roma 1958, p. 28.
17. Gaetano Cozzi, I rapporti tra Stato e Chiesa, in La Chiesa di Venezia tra Riformaprotestante e Controriforma, a cura di Giuseppe Gullino, Venezia 1990, p. 24 (pp. 11-36); Nunziature di Venezia, I, lettere del ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Chiesa appassionarono l'Europa intera, primi fra tutti i centri protestanti del Nord; basti qui ricordare l'impatto che avrà d' Dante sembrava connettere l'idea di un'azione riformatrice imperiale con l'annuncio virgiliano del ritorno della ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] , che pur vedrà il Sant'Uffizio ancora impegnatissimo (Claudio Madricardo parla di ben millequattrocentoottanta procedimenti), i processi riguardanti la riformaprotestante si ridurranno al 3%, mentre il 9% avrà a protagonisti dei forestieri ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] 1979, pp. 139 ss.; Sandro De Bernardin, I Riformatori dello Studio. Indirizzi di politica culturale all'Università di da Mar" in data 28 luglio 1587; seguono il 31 luglio le analoghe proteste degli 8 "fanti" e il 25 ottobre quelle di 28 "bastasi" ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Ortes non preme più che tanto. Quel che lo fa protestare è l'arroganza arbitraria d'un'oligarchia di governo, il è indicativo di quel che si pensa di lumi e riforme. Direttamente proporzionale il medioevo vagheggiato di Ortes all'illuminismo da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] forme, e così forte da investire di sé anche le revisioni e rielaborazioni storiche sollecitate dal dilagare della Riformaprotestante, che vedeva la storia cristiana articolata nella pura e alta religiosità del primo cristianesimo dei Vangeli e dei ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] un'alleanza, sia pure in mera funzione antiasburgica, "con protestanti" (20) - il binomio Venezia-Roma. Un'atroce preme, nel 1599, per un aumento è trattato bruscamente dal riformatore allo Studio Zaccaria Contarini, il quale se la prende pure ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] diplomatica; dall'altro il timore di una rivoluzione sociale che pare implicita nella predicazione di alcune correnti protestanti aliena alla Riforma l'animo di molti patrizi (10). Prevaleva ormai nel governo della Repubblica l'opinione di coloro ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] istituzionali
La difesa contro la diffusione delle dottrine riformate, il sostegno ai partiti cattolici che in Europa si battevano contro i protestanti, la riorganizzazione della gerarchia e la fondazione delle istituzioni preposte alla preparazione ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riformatore
riformatóre s. m. (f. -trice) e agg. [dal lat. reformator -oris]. – Chi compie o ha compiuto una riforma: il r. di un ordine religioso; si fece r. dell’esercito; un r. dei costumi (anche come agg.: i prìncipi r. del Settecento;...