Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della secolarizzazione nel XX secolo può essere affrontata da due punti di vista: [...] dell’XI e del XVI secolo (scisma d’Oriente e Riforma) era venuta meno l’unità cristiana del Vecchio Continente, diviso ora in tre Europe: quella cattolica, quella protestante e quella ortodossa. Le circostanze storiche e le varianti teologiche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Seicento la Chiesa cattolica conosce una fase di stabilizzazione che [...] le sue armate, i Gesuiti, per difendersi dagli attacchi dei protestanti e riconquistare le anime perdute. Oramai il muro tra le special modo con la Francia, e a iniziare un intervento di riforma delle strutture di governo che, se segna il passo sotto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La monarchia asburgica è impegnata durante il XVIII secolo in numerosi conflitti che contribuiscono [...] disegni politici, provocano il sostanziale fallimento dell’azione riformatrice. Negli ultimi anni del secolo l’impero precipita diritti e doveri nei confronti dello Stato. Alla sua morte la protesta serpeggia un po’ ovunque: l’Ungheria è in rivolta, i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza di Lutero per la storia musicale è straordinaria, in quanto straordinario [...] di Lieder polifonici composti sul nuovo repertorio dei corali protestanti, conferendogli così autorità di modello per le raccolte successive.
Contrariamente a Calvino e ad altri riformatori,Lutero non ripudia infatti la presenza della polifonia all ...
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BADIA (Delle Abbazie, Dalla Badia), Tommaso
Giuseppe Alberigo
Nacque a Modena nel 1483 da famiglia di una certa notorietà, per quanto si può dedurre dall'importanza del cognome di antico e autorevole [...] Paolo III ebbero larghissima parte nei tentativi di ristabilire un'intesa dogmatica e perciò un'unione con i protestanti e di avviare la riforma della Chiesa, dei costumi ecclesiastici e soprattutto della Curia romana. Nel 1536-37 il B. fu uno dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il Cinquecento e il Seicento i riformatori passano da una fase di forte polemica [...] si farà portavoce di nuovi valori ricorrendo però, all’occasione, a metodi repressivi.
Dalla Riforma all’affermazione di una Chiesa protestante
La spinta rivoluzionaria che ha generato e sostenuto luteranesimo e calvinismo si esaurisce nella seconda ...
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evangeliche, Chiese
Raffaele Savigni
Chiese nate dalla Riformaprotestante
La denominazione Chiese evangeliche indica le Chiese nate direttamente o indirettamente dalla Riformaprotestante, la quale [...] diverse Chiese evangeliche
A eccezione dei valdesi, nati intorno al 1200 come movimento ereticale che più tardi aderì alla Riformaprotestante, le Chiese evangeliche nacquero in seguito alla rivolta di Lutero, che a partire dal 1517 contrappose alla ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] il Savio fece simulare il suo rapimento e lo fece mettere al sicuro nel castello della Wartburg. La Riformaprotestante nasceva dunque su questioni teologiche, ma soprattutto dopo Worms essa divenne anche una grande questione politica, in cui ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] più illustri della famiglia sono due riformatori religiosi: Lelio (Siena 1525 - Zurigo 1562), figlio di Mariano il Giovane, e suo nipote Fausto (Siena 1539 - Cracovia 1604). Lelio, iniziato prestissimo alle idee protestanti, avviò la critica di ogni ...
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TEOLOGIA
Jean GALOT
Valdo VINAY
(XXXIII, p. 526).
Teologia cattolica.
La teologia cattolica è in pieno sviluppo, ancor più rigoglioso dalla fine della seconda guerra mondiale, tanto che ci si potrebbe [...] , Firenze 1955; L. Sartori, Teologia della storia, Padova 1956.
Teologia protestante (XXXIII, p. 530) Fra le due guerre mondiali la t. p il pensiero dei Padri, degli Scolastici, dei Riformatori e dei teologi moderni e contemporanei viene riesaminato ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riformatore
riformatóre s. m. (f. -trice) e agg. [dal lat. reformator -oris]. – Chi compie o ha compiuto una riforma: il r. di un ordine religioso; si fece r. dell’esercito; un r. dei costumi (anche come agg.: i prìncipi r. del Settecento;...