1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] filosofo, per Raffaello è prima di tutto un teologo e un poeta, un poeta divino che canta ispirato da Dio. Dopo la riformatridentina, in un’epoca in cui si stampano meno libri e in cui la credenza nell’inferno è ristabilita nei canoni di uno spirito ...
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Pittore (Sanlúcar de Barrameda, Andalusia, 1564 - Siviglia 1654 circa), attivo quasi sempre a Siviglia; la sua casa era un ritrovo di intellettuali e nella sua bottega si formarono A. Cano e D. Velázquez (che divenne suo genero nel 1618). Dal...
Arcivescovo di Milano, cugino di san Carlo (v.), nato da Giulio Cesare e da Margherita Trivulzio a Milano il 18 agosto 1564, alla vigilia dell'ingresso di S. Carlo in Milano. Parve dapprima inclinato alle armi, ma poi si applicò alle scienze...