Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] economici, la mobilità sociale, lo stato di guerra endemico, la disintegrazione dell'unità religiosa, l'impatto della Riformaprotestante e dell'illuminismo crearono insicurezza e desiderio di ordine e stabilità. Nel XVI secolo, venuta meno la ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] 'etica, in luogo delle speculazioni metafisiche. Il rinnovamento della vita religiosa del 16° sec. a opera della Riformaprotestante, che contrappose il ritorno diretto al Vangelo e il valore della coscienza individuale all'autorità della gerarchia ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] , che pur vedrà il Sant'Uffizio ancora impegnatissimo (Claudio Madricardo parla di ben millequattrocentoottanta procedimenti), i processi riguardanti la riformaprotestante si ridurranno al 3%, mentre il 9% avrà a protagonisti dei forestieri ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] tra la Chiesa latina e le Chiese greche, erano riusciti vani. Una seconda frattura aveva avuto luogo con la riformaprotestante del XVI secolo, e di seguito si era prodotto anche un sostanziale mutamento all’interno degli Stati rimasti fedeli alla ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] Ciò non significa che esso non svolgesse una funzione correttiva di quegli stessi assetti. Con il rifiuto della Riformaprotestante e della dissoluzione del diritto canonico da essa promossa, la Chiesa italiana andò consolidando la propria natura di ...
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Relazioni internazionali
Carlo Maria Santoro
Definizioni
Oggetto della disciplina politologica delle 'relazioni internazionali' è lo studio della politica internazionale. La politica internazionale [...] politica moderna si trova dunque nel periodo che va dalle grandi scoperte geografiche all'esplosione del Rinascimento, dalla Riformaprotestante alla rivoluzione scientifica, fino ai trattati di Westfalia, fra il XV e il XVII secolo, quando prende ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] nella Scriptorum Latinorum veterum nova collectio, VII, Romae 1833, pp. 1-162: la questione del Filioque, travolta dalla Riformaprotestante, doveva per il momento venir tacitata. Resta al D. il merito di aver saputo individuare ed esaminare i passi ...
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CONTARINI, Nicolò
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 26 sett. 1553, dal ramo della grande casata patrizia che aveva sede a S. Maria Nova, in calle della Testa. La sua era famiglia di limitate risorse [...] cattolici dì cui era un epigono, si guarderà dall'auspicare l'introduzione della Riformaprotestante nello Stato veneziano. Era piuttosto, oltre che un sentimento di giustizia, come in quest'ultimo caso, il frutto di una valutazione senza pregiudizi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mos italicus e mos gallicus
Italo Birocchi
Un indirizzo nuovo per la scienza giuridica
La coppia di concetti mos italicus/mos gallicus entrò in uso nel Cinquecento, allorché la metodologia nuova dell’Umanesimo [...] , di cui il giurista umanista faceva parte a tutti gli effetti.
Infine, lo scisma della Chiesa e la riformaprotestante: fenomeni che rientravano pure nella cultura dell’Umanesimo, e che a loro volta accentuavano il processo di relativizzazione degli ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] , Introduzione allo studio del diritto romano, Bologna 1987, pp. 71, 93, 118 s., 203, 627, 636, 639; M. Firpo, Riformaprotestante ed eresie nell'Italia del Cinquecento. Un profilo storico, Roma-Bari 1993, pp. 154, 159; Id., Introduzione, in J. de ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...