ILLICINO, Pietro
Rotraud Becker
Di famiglia senese, nacque verso il 1504. Nulla sappiamo della giovinezza e della prima formazione. Studiò lettere latine a Padova con Lazzaro Bonamico, docente dal 1530 [...] e si adoperò per impedire l'ulteriore diffusione della Riforma nelle città e nell'aristocrazia. È probabile che in L'I. si creò accaniti avversari nelle file del partito protestante a causa del suo operato come procuratore dell'arcivescovo di Gran ...
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BRESCIANI, Pietro
John A. Tedeschi
Le notizie in nostro possesso su questo medico ed eretico di Casalmaggiore (Cremona) sono desunte essenzialmente da documenti dell'Inquisizione.
Le fonti principali [...] perseguitato eretico riuscì a fuggire e a trovare asilo nella protestante Valtellina.
Sappiamo che il B. era già in esilio Roma 1899, p. XXXIV; P. Rivoire, Contributo alla storia della Riforma in Italia, in Boll. della Soc. di studi valdesi, LV ( ...
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GUIDICCIONI, Alessandro
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Lucca da Nicolao di Alessandro e da Margherita di Ambrogio, che ebbero altri due figli, Orazio e Lucrezia, e fu battezzato [...] 1976, p. 87; E. Coturri, La Chiesa lucchese nell'opera riformatrice del vescovo A. G. "il Vecchio", in Riv. di archeologia a.M. 1992, pp. 260-262; M. Venard, Réforme protestante, réforme catholique dans la province d'Avignon (XVIe siècle), Paris 1993 ...
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GRASSI, Giovanni Antonio
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Schilpario, nel Bergamasco, allora in territorio veneziano, il 10 sett. 1775 da Florino e da Alma Matti. Avviato agli studi presso i somaschi di [...] amico. Il 17 nov. 1821 passò a Torino, incaricato della riforma del collegio del Carmine del quale era rettore. Nel frattempo, con si fosse stabilita a Roma. Ciò provocò vibrate proteste da parte di Filiberto Avogadro di Collobiano, procuratore ...
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FASSINI, Vincenzo Domenico
Carlo Fantappiè
Da non confondersi con altri Fassini a lui contemporanei, con nome parzialmente identico, originari dello stesso luogo e ugualmente appartenenti all'Ordine [...] dei barnabiti incaricati della revisione, "i quali si protestano tomisti e concinisti, ma sono peggiori de' gesuiti" ).
Le critiche rivolte dal F. nel 1785 al piano di riforma della Chiesa di Livorno avanzato dal Baldovinetti mostrano che, per quanto ...
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CASCIOLA, Brizio
Pietro Scoppola
Nacque a Montefalco (Perugia) il 31 luglio 1871 da Pio e Clara Morici. Il padre, garibaldino, nel nome stesso imposto al figlio (come questi, amava ricordare, Brizio [...] di Molveno. Pur condividendo lo spirito del movimento di riforma religiosa di quegli anni ed essendone anzi uno degli esponenti di maggio 1914 a Sofia Idelson - una giovane protestante convertitasi al cattolicesimo che egli stesso aveva battezzato e ...
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GAGGIA, Giacinto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verolanuova, in provincia di Brescia, l'8 ott. 1847, da Giacomo, agiato proprietario terriero, e da Angela Boninsegna. Secondogenito, cresciuto in una famiglia [...] ausiliarie un saggio su Il popolo prima e dopo la Riforma), si predisponeva a una maggiore tolleranza umana e a una . si mantenne assai cauto, evitando di dare alle proprie proteste il clamore che avevano avuto le precedenti campagne moralizzatrici e ...
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FRANCESCO da Meleto
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel 1449 dal mercante fiorentino Niccolò di Piero e da una schiava circassa di nome Caterina, poi emancipata.
Il padre, titolare di un'impresa commerciale [...] , alcune delle quali (soprattutto la necessità di una riforma radicale della Chiesa, il prossimo avvento di un papa ultime preoccupate anche dalle prime avvisaglie della tempesta protestante che stava per scatenarsi) cominciarono a temere disordini ...
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LOFFREDO, Enrico
Simone Ragagli
Nacque a Napoli nel 1507, da Francesco, presidente del Regio Consiglio, e da Beatrice, appartenente a un ramo non precisato dei Caracciolo.
Lo zio, da identificare con [...] di un programma di lavori nel quale la questione della riforma della Chiesa avrebbe dovuto precedere le discussioni dottrinali, in modo non solo da evitare una contrapposizione con i protestanti, ma anche allo scopo di privare di incisività i loro ...
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BURLAMACCHI, Michele
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1531 da Francesco di Michele (poi giustiziato nel 1548 in conseguenza della congiura antimedicea) e Caterina di Federico Trenta. Secondogenito [...] d'una profonda e sentita adesione alle idee della Riforma, non è possibile affermare categoricamente, come è stato sfidare armata mano e all'aperto" e che "la dottrina protestante è per Michele Burlamacchi la continuazione della ribellione paterna" ( ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...