Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] di abbazie in condizioni finanziarie critiche che necessitavano di un’azione di riforma. Tra il 1628 e il 1631 fu abate di San Galgano monumentali. Non è raro trovare nel carteggio lettere di protesta e tracce di orgoglio locale ferito, sebbene a ...
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CAETANI (Gaetano), Antonio
Georg Lutz
Uno dei sette figli di Onorato (IV), signore di Sermoneta, e di Agnesina Colonna, nacque nel 1566. Giovanissimo il C. venne a Roma dove studiò sotto la guida dello [...] in seno alla Dieta boema facendo leva sui contrasti esistenti tra i vari gruppi e sette protestanti; scioglimento anticipato della Dieta; riforma delle strutture e rinnovo del personale di governo della città di Praga, per affermare l'autorità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] Historia ecclesiastica capace di competere con le opere edite dai protestanti. Sigonio completò in breve tempo 14 libri che coprivano i sono un contributo di Sigonio alla politica di riforma religiosa promossa dal cardinale Gabriele Paleotti, né un ...
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BONOMI (Buonhomo, Bonhomi, Bonhomini, Bonhomius), Giovanni Francesco
Gerhard Rill
Nato a Cremona il 6 dic. 1536 da Nicolò e da Chiara Calini, apparteneva a una famiglia milanese residente a Cremona [...] violenti contrasti con il capitolo, particolarmente sensibile alle riforme inaugurate dal B. nel settore assai delicato dei Ludovico Madruzzo, il cui atteggiamento nei confronti dei protestanti non corrispose tuttavia alle sue aspettative, non meno ...
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FAVRE (Faber, Fabro, Fèvre, Lefèvre, Le Fèvre), Pierre
Lucia Felici
Nacque il 13 apr. 1506 a Villaret, frazione di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia, da Louis e Marie Périssin. Famiglia di modesti [...] con la realtà tedesca portò il F. a una elaborazione più precisa della propria posizione sulla riforma cattolica e sui rapporti' con i protestanti, che trovò espressione nel suo carteggio col Kalckbrenner e con C. Périssin e soprattutto in una ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] dei confini dell'Italia, prevalentemente in area protestante. Il silenzio tipografico italiano si spiega con l Marcello Palingenio Stellato, e a proposito delle asserite sue relazioni con la Riforma, in Riv. italiana di filosofia, XII (1897), pp. 354 ...
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GORANI, Giuseppe
Elena Puccinelli
Nacque a Milano il 2 febbr. 1740, dal conte Ferdinando e dalla contessa Marianna Belcredi, entrambi di nobili famiglie pavesi i cui membri avevano ricoperto, e ancora [...] e maturata in seguito nel confronto col mondo protestante tedesco. Negli stessi anni fu affiliato alla massoneria troppi errori commessi da un governo sordo alle esigenze di riforma. Il 26 ag. 1792 gli fu solennemente conferita la cittadinanza ...
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BORRONE, Broccardo
Giovanni Busino
Nato a Busseto (Parma) verso la prima metà del sec. XVI, studiò a Padova. Come chierico incaricato dell'insegnamento delle umanità fece parte del seguito di Girolamo [...] le rivelazioni del B. si sparsero per tutta l'Europa protestante. Nicolas de Neufville, signore di Villeroy, notò con amarezza et insieme quali mancanti et imperfettioni vi siano et de qual riforma havrebbero di bisogno, in Boll. d. Soc. stor. ...
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CAETANI (Gaetano), Camillo
Georg Lutz
Figlio terzogenito di Bonifacio (I) e di Caterina Pio di Savoia, nacque nel 1552. Destinato alla carriera ecclesiastica, ottenne la tonsura già nel 1562 e nel 1573 [...] cattolici dell'Impero: egli dovette pronunciarsi così contro l'elezione di un amministratore protestante al seggio episcopale di Osnabrück e contro le infiltrazioni dei riformati nel ducato di Brunswick. Preoccupazioni ispiravano alla S. Sede ed al C ...
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PALLAVICINO, Orazio
Stefano Villani
PALLAVICINO (Pallavicini), Orazio. – Nacque a Genova intorno al 1540, secondo figlio di Tobia (morto nel 1581) e di Battina Spinola (1522-1607).
Il padre era un’importante [...] , fu siglata un’unione tra i principi protestanti che prevedeva l’intervento militare in aiuto a alla storia dei rapporti fra Genova e l’Inghilterra al tempo della Riforma, in Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei. Classe di Scienze Morali, ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...