DONZELLINI (Donzellino, Donzellinus), Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nacque intorno al 1513 a Orzinuovi (Brescia). Il padre, Buonamonte, appartenente a una importante famiglia veronese, era venuto via [...] In seguito a istruzioni di Roma, malgrado le proteste di influenti amici veneziani, gli fu imposto di 1958, pp. 301, 331-334, 357, 364 s.; E. A. Rivoire, Eresia e Riforma a Brescia, in Boll. della Società di studi valdesi, CV (1959), pp. 33-57 ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] lingue orientali", nonostante si trattasse di un autore protestante. Questi interessi per problemi di filologia ebraica si délire", come lo definirà (Théorie, I, p. 6). Una "riforma" gli appariva, quindi, possibile solo a patto che il Talmūt fosse ...
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CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] aperta e il C. si distingue fra i maggiori paladini della Riforma.
Così nell'ottobre del 1595 e nel marzo e nell'agosto del 1596 in tre successivi colloqui tenutisi a Tirano i pastori protestanti, fra cui il C., e i parroci cattolici della Valtellina ...
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FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] 17 ss.). Nella guerra ininterrotta, scoppiata con lo scisma protestante e poi portata da ogni parte alla religione, le 1974, pp. 183, 193, 215, 219, 301; D. Ambrasi, Riformatori e ribelli a Napoli nella seconda metà del Settecento…, Napoli 1979, ad ...
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GALLIO (Galli), Tolomeo
Giampiero Brunelli
Nacque a Cernobbio, presso Como, molto probabilmente nel 1526 da Niccolò e da Elisabetta Vailati, terzo di quattro figli maschi. Nonostante le fonti lo considerino [...] il regno di Gregorio XIII - la lotta contro il Turco, la difesa della cattolicità dall'"eresia" protestante, l'attuazione dei programmi di riforma della Chiesa romana - furono certamente frutto dell'autonomo progetto politico-religioso del papa.
Il G ...
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CAETANI (Gaetano), Antonio
Georg Lutz
Uno dei sette figli di Onorato (IV), signore di Sermoneta, e di Agnesina Colonna, nacque nel 1566. Giovanissimo il C. venne a Roma dove studiò sotto la guida dello [...] in seno alla Dieta boema facendo leva sui contrasti esistenti tra i vari gruppi e sette protestanti; scioglimento anticipato della Dieta; riforma delle strutture e rinnovo del personale di governo della città di Praga, per affermare l'autorità ...
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VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane
Lucio Biasiori
VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane. – Nacque a Capodistria nel 1498 dal notaio Giacomo, non si conosce il nome della madre; il fratello maggiore, Giovanni [...] cambiare che su quella di ottenere la sottomissione dei protestanti. Inoltre, il concilio non gli sembrava ormai più 2010, p. 151; S. Cavazza, P.P. V., in Fratelli d’Italia. Riformatori italiani nel Cinquecento, a cura di M. Biagioni - M. Duni - L. ...
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MORELLI, Giovanni Giacomo Lorenzo
Tommaso Casini
MORELLI, Giovanni Giacomo Lorenzo. – Nacque a Verona il 25 febbraio 1816 da Giovanni Lorenzo Morell, di origine svizzera, proprietario terriero, commerciante [...] serica.
Entrambe le famiglie d’origine erano di religione protestante. Non essendo cattolico Morelli non poté accedere alle scuole dovuta essere l’elaborazione di un piano organico di riforma e accrescimento delle gallerie pubbliche e lo stimolo al ...
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BONOMI (Buonhomo, Bonhomi, Bonhomini, Bonhomius), Giovanni Francesco
Gerhard Rill
Nato a Cremona il 6 dic. 1536 da Nicolò e da Chiara Calini, apparteneva a una famiglia milanese residente a Cremona [...] violenti contrasti con il capitolo, particolarmente sensibile alle riforme inaugurate dal B. nel settore assai delicato dei Ludovico Madruzzo, il cui atteggiamento nei confronti dei protestanti non corrispose tuttavia alle sue aspettative, non meno ...
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FAVRE (Faber, Fabro, Fèvre, Lefèvre, Le Fèvre), Pierre
Lucia Felici
Nacque il 13 apr. 1506 a Villaret, frazione di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia, da Louis e Marie Périssin. Famiglia di modesti [...] con la realtà tedesca portò il F. a una elaborazione più precisa della propria posizione sulla riforma cattolica e sui rapporti' con i protestanti, che trovò espressione nel suo carteggio col Kalckbrenner e con C. Périssin e soprattutto in una ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...