Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] , era ritenuto come l’ultimo portato di una progressiva apostasia dalla religione cattolica, che aveva preso avvio nella Riformaprotestante, con la contestazione dell’autorità del papa e con l’esaltazione del libero arbitrio dell’uomo6. Questa ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] , della perdita dell'innocenza e della bella apparenza. Non sorprende quindi che per lo storico sia stata proprio la Riformaprotestante, che diede alla Germania il suo volto moderno, a relegare per sempre il grande imperatore nel regno delle ombre ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] privilegiato dei cattolici. Quasi assente nelle polemiche dell’età della Restaurazione, concentrate invece nell’accusare la Riformaprotestante, il giansenismo, l’illuminismo di essere i motori della congiura anticattolica volta ad aprire la società ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] principio: "un re, una legge, una fede". Ma questo equilibrio politico e morale venne sconvolto dal trauma della Riformaprotestante con cui non finiva soltanto l'unità religiosa dell'Europa, ma, all'interno dei singoli Stati, la popolazione stessa ...
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CONTARINI, Nicolò
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 26 sett. 1553, dal ramo della grande casata patrizia che aveva sede a S. Maria Nova, in calle della Testa. La sua era famiglia di limitate risorse [...] cattolici dì cui era un epigono, si guarderà dall'auspicare l'introduzione della Riformaprotestante nello Stato veneziano. Era piuttosto, oltre che un sentimento di giustizia, come in quest'ultimo caso, il frutto di una valutazione senza pregiudizi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia comica del XVI secolo è il risultato di un costante confronto tra [...] dottrinario.
Il pubblico pagante esercita pressioni perché gli spettacoli comici offrano una pausa di svago e distensione.
Riformaprotestante e tradizioni nazionali: il teatro e la vita spirituale
Infrangendo l’unità religiosa dell’Europa, la ...
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Croce e il fascismo
Salvatore Cingari
L’avvento del fascismo e il sostegno di Croce
Dopo una fase giovanile ispirata politicamente anche dalle istanze democratiche e socialiste, con l’acuirsi del conflitto [...] Gobetti, che riportavano il fascismo a un carattere specifico della storia italiana, determinato dalla mancata penetrazione della riformaprotestante.
Nel noto saggio Liberalismo («La Critica», 1925, 23, pp. 125-28), Croce si lascia alle spalle le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mos italicus e mos gallicus
Italo Birocchi
Un indirizzo nuovo per la scienza giuridica
La coppia di concetti mos italicus/mos gallicus entrò in uso nel Cinquecento, allorché la metodologia nuova dell’Umanesimo [...] , di cui il giurista umanista faceva parte a tutti gli effetti.
Infine, lo scisma della Chiesa e la riformaprotestante: fenomeni che rientravano pure nella cultura dell’Umanesimo, e che a loro volta accentuavano il processo di relativizzazione degli ...
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Croce e il Concordato del 1929: ‘Parigi non vale una messa’
Daniele Menozzi
Una rievocazione del discorso al Senato del 1929
Nel discorso pronunciato l’11 marzo 1947 all’Assemblea costituente sul progetto [...] , le questioni religiose perdevano rilevanza: quella stessa appartenenza confessionale – che nelle lotte seguite alla Riformaprotestante aveva costituito un fattore identitario tanto potente da insanguinare l’Europa per decenni – poteva essere ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] frattura della cristianità in confessioni diverse e il divaricarsi dell'esperienza storica tra paesi nei quali la Riformaprotestante ebbe successo e paesi che videro affermarsi la Controriforma cattolica. Nei primi, al di là delle diverse ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...