EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] , lo stesso Carlo V, e Ignazio di Loyola.
E tuttavia il suo atteggiamento nei confronti della riformaprotestante fu singolarmente prudente. Prudenza assai probabilmente dovuta alla sua esperienza presso la corte cesarea, osservatorio privilegiato ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] classica a opera dell'umanesimo; ma le più profonde e radicali modificazioni del concetto d'autorità sono dovute alla Riformaprotestante, all'individualismo che ne scaturisce, e alle nuove realtà politiche che si avviano all'egemonia in Europa, gli ...
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Francesco Rutelli
Giubileo e Roma
Che da l'un lato tutti hanno la fronte…
e vanno a Santo Pietro
Roma e il Grande Giubileo del 2000
di Francesco Rutelli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
Come è avvenuto [...] si diffuse la pratica della vendita della concessione delle indulgenze, scandalo che fu alla base della protesta di Martin Lutero e della Riformaprotestante.
Per l'Anno Santo 1525 a S. Pietro fu portata a termine la costruzione della Confessione ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] la Controriforma promosse forme di più largo e 'democratico' accesso alla cultura scritta per porsi sullo stesso piano della Riformaprotestante che l'aveva preceduta con iniziative in tal senso; dall'altra, soprattutto dopo il Concilio di Trento, la ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] 'Lutero dei medici' (come viene chiamato per la sua formazione culturale influenzata dal clima antiautoritario della riformaprotestante). Paracelso contesta la tradizione medica classica di Aristotele, di Galeno e di Avicenna, fonte di un limitato ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] i rapporti umani. Analoghi obiettivi si posero le comunità monastiche, ricorrendo agli stessi strumenti.
La Riformaprotestante, reagendo a un certo affievolimento della testimonianza cristiana, propose un ritorno allo stile di vita comunitario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] e necessità, di utilità e giustizia, di sensibilità e ragione, presupposti dell’ethos morale e giuridico compiutosi nella Riformaprotestante, nella Rivoluzione francese, in Kant e nell’idealismo tedesco, quando si affermano la «potenza e il valore ...
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Matrimonio
Marzio Barbagli
Definizioni
'Matrimonio' è una parola di origine recente. Nella Politica Aristotele osservava che "l'unione dell'uomo e della donna non ha un nome". Ma, più in generale, noi [...] religiosa pubblica: bastava il consenso degli sposi, espresso pronunciando, davanti a testimoni, 'verba de presenti'. La Riformaprotestante stabilì che vi fosse nel tempio una cerimonia religiosa presieduta dal pastore e che essa fosse preceduta da ...
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Il crollo del sistema sovietico nell’Europa centroorientale fra il 1989 e il 1991 ebbe effetti contraddittori. Il primo, accolto con grande soddisfazione dall’opinione pubblica occidentale, fu quello [...] spartachismo, i moti rivoluzionari del 1919, la Repubblica bavarese dei consigli, il rigore prussiano, la Riformaprotestante, la rivolta dei contadini anabattisti. Questa ‘invenzione della tradizione’ conteneva elementi contraddittori (Lutero fu un ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] della g. risente dei grandi eventi che proprio sul terreno politico si producono, in partic. la Riformaprotestante e la nascita degli Stati nazionali. La Riforma conserva, e anzi rafforza, l’impianto teologico del concetto di g.: questa e la fede ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...