simonia Compravendita di beni sacri spirituali e anche il peccato commesso da chi fa tale commercio. Il termine deriva dal nome di Simone Mago, il Samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, [...] al soglio pontificio furono esenti da sospetti di simonia. I vari tentativi di riforma cattolica tra il Quattrocento e il Cinquecento, la riformaprotestante, la controriforma cattolica affrontarono, da vari punti di vista (morale, canonico, politico ...
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Periodo di istruzione obbligatoria e gratuita. È un diritto-dovere del cittadino acquisire un’adeguata istruzione scolastica, previsto dalle legislazioni moderne al fine di favorire lo sviluppo intellettuale, [...] e civile dei singoli e della società nel suo insieme.
Il primo avvertimento di quest’o. si deve alla riformaprotestante in relazione all’esigenza di consentire a ogni credente la lettura diretta dei testi sacri. Tale richiesta venne rinnovata da ...
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Vescovo e riformatore danese (Viborg 1499 circa - Odense 1559). Collaboratore di H. Tausen, dal quale fu consacrato sacerdote (1529); difese il protestantesimo nel gran convegno di Copenaghen (1530), di [...] scrisse poi il resoconto. Coadiutore del vescovo di Odense, tradusse il catechismo di Lutero e la Confessione di Augusta. Dopo la vittoria della Riforma in Danimarca, divenne vescovo di Odense (1537) e attuò nel suo distretto la riformaprotestante. ...
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Umanista alsaziano (Horburg, Colmar, 1480 - Hagenau 1545). Insegnò nelle scuole di Schlettstadt e, poi, di Strasburgo. Avverso alla Riformaprotestante, abbandonò Strasburgo, passata nel campo dei riformati, [...] e si stabilì a Hagenau dove diresse fino alla morte la scuola parrocchiale di S. Giorgio. Tra le sue opere merita di essere ricordata una cronaca di Strasburgo ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] concordia, dando piena la misura non solo del suo distacco dalla violenza separatistica dei protestanti ma pur della sua fiducia e speranza in una riforma lenta, graduale, ragionevole e, soprattutto, pacifica; l'idea di tolleranza si poneva come ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] Ma è solo nel 19° sec., con il conseguimento della riforma costituzionale (1830) e la presa di coscienza di una sua a Lucerna, a Briga, a Solothurn ecc.). Nelle regioni protestanti si sviluppò un tipo speciale di chiese rurali. Nelle città sorsero ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] il religioso. Le sue manifestazioni più significative sono il moto riformatore contro la simonia e il nicolaismo, il moto per la delle elezioni imperiali preserva l'impero da un capo protestante; del resto, di fronte a velleità di Giuseppe II ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] modo esplicito, né vi coordinano sempre la loro azione (riformismo, laburismo, ecc.).
Cosicché il rapporto fra i due distruzioni, degli antagonismi sociali non suscita più rimpianti, lacrime, proteste; non è più il male che domanda un rimedio; ma ...
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Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] fra i sette testimoni. Sennonché sulla portata di questa riforma introdotta dalla lex Iulia i testi non sono precisi . Il divorzio fu presto accettato dalla legislazione dei paesi protestanti; il divieto di esso restò invece nelle regioni rimaste ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] della vita cristiana, fondato sull’adesione al Vangelo. Ciò che caratterizza la Riformaprotestante del 16° secolo, rispetto ad altri movimenti riformatori, è l’esplicita contestazione del ruolo della gerarchia ecclesiastica e della tradizione ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...