Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] ruolo del populus nell'elezione episcopale
Per quanto riguarda il primo problema si deve ricordare che la riformagregoriana introdusse un cambiamento nella disciplina precedente, poiché intese ridurre l'ambito di intervento laico e accrescere quello ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] , certi laici, di per sé esclusi dall'accesso all'altare (l'esclusione, già biblica, era stata rinverdita dopo la riformagregoriana), in realtà all'altare potevano accedere ed essere presentati e ricordati a Dio per sacerdotem in vita e dopo la ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] il Pio per criticarne la dotazione delle chiese, probabilmente elaborata al tempo della lotta per le investiture dai fautori della riformagregoriana. Se ne ha una traccia solo nel 1147, quando i monaci di Clairvaux scrivono al clero di Colonia ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] nella vita pubblica e nella coscienza dei singoli: rimasta estranea, almeno in parte, al processo storico che con la riformagregoriana e la lotta delle investiture aveva trasformato in tutto l'Occidente europeo il rapporto Stato-Chiesa in senso ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] 1076, la latinizzazione di cui parliamo abbia preso, come si è detto, il suo definitivo e pieno avvio. Tra la riformagregoriana e la diffusione dei grandi, nuovi ordini religiosi nel secolo XII-XIII la Chiesa latina visse davvero nel Mezzogiorno la ...
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PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] seguita dall'Investitura di s. Pietro in cattedra costituiscono uno dei casi più significativi di ricezione delle idee della riformagregoriana (Toubert, 1990, p. 365ss.) - o a Château-Gontier, nell'Angiò, nel coro e nel transetto della chiesa del ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] robusto aggetto e la plastica rotondità dei piani.Il rinnovamento spirituale e il nuovo dinamismo politico impressi dalla riformagregoriana non trovarono riscontro a R. nel campo della decorazione architettonica e della scultura se non nell'ambito ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] gli abati non esercitarono affatto "funzioni pubbliche" come i vescovi e gli abati di terraferma, e che quindi la riformagregoriana non comportò per nulla un loro declino (il declino di cui avrebbero approfittato i "cives" per fondare il comune ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] , 13), Roma 1992; R. Silva, La ricostruzione della cattedrale di Lucca (1060-1070): un esempio precoce di architettura della riformagregoriana, ivi, pp. 297-309; C. Baracchini, I caratteri dell'architettura a Lucca tra il vescovato di Anselmo I e ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Astronomia, computo e astrologia
Bruce S. Eastwood
Astronomia, computo e astrologia
L'astronomia
Quando Prudenzio (348-403 ca.) [...] del calendario ‒ quello 'giuliano', introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C. ‒ si dovette aspettare fino alla riformagregoriana del XVI sec., il computo ecclesiastico come disciplina fu semplificato e degradato, e nelle università medievali non gli ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
bisestile
biṡestile agg. [dal lat. tardo bisextilis; v. bisesto]. – Anno b.: quello di 366 giorni, della riforma giuliana e gregoriana del calendario, con il febbraio di 29 giorni (nella riforma gregoriana, è bisestile un anno ogni quattro,...