Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I poveri, i pellegrini e l'assistenza
Giuliana Boccadamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire del secolo XI i monasteri benedettini [...] la regola di san Benedetto da Norcia, ripresa e rielaborata nel IX secolo – valga per tutte la riformadi Benedetto di Aniane attorno bisogni di masse crescenti di diseredati, che possono raggiungere cifre imponenti: la sola abbazia diCluny dà ...
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investiture, lòtta per le Disputa che oppose, dall’ultimo quarto dell’11° sec. sino al concordato di Worms (1122), il papato e l'Impero per la preminenza nel conferimento (l'investitura) delle dignità [...] dell’Impero, che, talora, si rivelò di fatto moralizzatrice, pur perseguendo finalità politiche contingenti.
I primi tentativi di un movimento diriforma della vita ecclesiastica presero le mosse dall’abbazia diCluny in Borgogna, già nel 10° sec ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Cuma. Nel processo di trasformazione che subì nell’età repubblicana, notevoli furono le riforme ortografiche di Appio Claudio Cieco ( spesso efficace e originale. Dall’ordine diCluny nascono poesie religiose di grande impegno, mentre il Primate e ...
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Quarto abate diCluny (Valensolle o Avignone 910 circa - Souvigny 994). Fuggito giovinetto con il fratello dalla Provenza a causa delle lotte feudali in cui furono uccisi entrambi i genitori e tutti i [...] verso Parigi, a Souvigny, chiamato da Ugo Capeto per riformare l’abazia di Saint Denis. Prima di morire fece eleggere il futuro sant’Odilone alla guida diCluny, il quale chiederà poi di essere seppellito accanto al suo padre e maestro. Nel 1063 ...
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Abate diCluny (n. circa 962 - m. Souvigny 1049). Di nobile famiglia, fu prima canonico: fattosi poi monaco a Cluny (991) vi fu abate dal 994. Dotato di grandi capacità organizzative e di infaticabile [...] energia, operò per diffondere in tutta la Francia la riforma cluniacense, scontrandosi con l'episcopato, ostile all'esenzione papale di cui godeva Cluny, e con la feudalità laica, desiderosa d'appropriarsi dei grandi beni che costituivano la base ...
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Vescovo (n. 970 circa - m. Paderborn 1036); cappellano di corte di Ottone II e di Enrico II, fu da questo nominato vescovo di Paderborn, e consacrato a Goslar nel 1009. Pur avendo avuto non poca influenza [...] morale e materiale della sua diocesi; ne ricostruì, ingrandendola, la cattedrale (1015), fondò il monastero di Abdinghof (1015) come filiazione diCluny (la cui riforma egli propagò e difese), costruì un nuovo palazzo vescovile, fornì la città ...
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Abate (Isola S. Giulio, Novara, 962 - Fécamp 1031) di S. Benigno di Digione (990), dove fu inviato da s. Maiolo, abate diCluny, che quivi l'aveva condotto dal monastero di Lucedio (Vercelli) ove aveva [...] ; con l'aiuto dei fratelli e del parente re Arduino riorganizzò (1001) il centro riformatoredi Fécamp in Normandia e fondò (1003) quello di Fruttuaria in Piemonte. Accanto alle scuole monastiche culturali istituì quelle popolari, con vitto gratuito ...
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Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato arti liberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni [...] 1063 a Cluny, per difendere la congregazione; nel 1069 a Magonza per dissuadere Enrico IV dal ripudiare Berta di Torino; nel distinguendosi in ciò dall'altro grande della riforma ecclesiastica, Umberto di Silvacandida. Altre opere teologiche in senso ...
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PALEOGRAFIA (dal gr. παλαιός "antico", γραϕή "scrittura" e il suffisso -ia delle scienze)
Luigi SCHIAPARELLI
Paul MAAS
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È, come dice il nome, la scienza delle antiche scritture, limitatamente però [...] Portogallo). La minuscola visigotica fu importata dai monaci diCluny. La corsiva e la minuscola visigotica hanno preso parte è giunta a noi col suo nome. Valido propagatore di questa riforma, che dalla Francia si estese poi a tutti i maggiori ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] statuetta rappresentante la Madonna col Bambino, in legno ricoperto di lamina, nel tesoro di Essen), a Ratisbona, sotto Enrico II (altare d'oro della cattedrale di Basilea, oggi nel museo diCluny a Parigi).
Tra gli orafi del principio del sec. XIII ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...