UGO il Grande, abate di Cluny, santo
Mario NICCOLI
Nato a Semur (Autun) nel 1024, morto a Cluny il 28 aprile 1109. Figlio primogenito del conte Dalmazio di Semur, fu, per le sue spiccate tendenze alla [...] , e durante sessant'anni, Ugo si segnalò come uno dei più efficaci propugnatori, attraverso la congregazione cluniacense, dell'opera di riforma perseguita dai papi (l'elezione di Ugo coincide con quella di papa Leone IX), soprattutto nel combattere ...
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URBANO V, papa, beato
Michel Hayez
URBANO V, papa, beato. – Guillaume Grimoard nacque a Grizac (Francia, dipartimento di Lozère) intorno al 1310 da Guillaume, signore locale, e da Amphélise di Montferrand, [...] avvalse dei talenti di Guillaume come vicario generale.
Priore cluniacense di Notre-Dame du Pré a Donzy (dipartimento di Nièvre del pontificato, va ricordato che Urbano V si preoccupò di riformare o di dare nuovi statuti alle città di Orléans, ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] il 1137 e il 1165, un cistercense rimprovera a un cluniacense l'interesse dei monaci del suo ordine per l'artigianato di Distillirbücher (trattati sulla distillazione) aprì la strada alla riforma medico-chimica di Paracelso.
Anche l'uso dell''acqua ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] forma di urbanesimo comunale, quale del resto pretendeva la progressiva riforma del ducatus avvenuta fra l'età di Pietro Polani e catino musivo dei SS. Cornelio e Cipriano di Murano, cluniacense (1109), ora a Berlino. Dunque, per quanto riguarda l ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] c. (un esempio è conservato a Sens). Al termine della riforma gregoriana il recupero da parte del vescovo e del Capitolo di una , nel 1172, chiamò a popolarla i monaci di osservanza cluniacense di Cava de' Tirreni. In Inghilterra l'iniziativa ebbe ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] fondazioni della navata centrale della nuova chiesa cluniacense.A partire dagli inizi del Novecento, le Zchomelidse, Santa Maria Immacolata di Ceri. Pittura sacra al tempo della Riforma Gregoriana, Roma 1996; M. Boskovits, Jacopo Torriti: un tentativo ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] già biblica, era stata rinverdita dopo la riforma gregoriana), in realtà all'altare potevano accedere . 219-227.
I41. Cinzio Violante, Per una riconsiderazione della presenza cluniacense in Lombardia, in AA.VV., Cluny in Lombardia, Cesena 1981, pp ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] religiosa di cui era portatore. L’influenza cluniacense poté così essere nel Mezzogiorno un aspetto per che in altre parti d’Italia, può dirsi che l’impatto della Riforma sul Mezzogiorno fu, in sostanza, alquanto ristretto, se non marginale, ...
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PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] , spesso rare, che trovano alcuni punti di contatto con l'ideologia riformista a cui si è accennato (Toubert, 1987). Appartiene però ormai al passato un'interpretazione strettamente 'cluniacense' di questi cicli, tanto più che recentemente ne è stata ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] i vescovi e gli abati di terraferma, e che quindi la riforma gregoriana non comportò per nulla un loro declino (il declino mondo lagunare a influssi monastici stranieri di tipo cluniacense, con trasferimento sulla laguna di religiosi stranieri ( ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...