PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] 1985), venne completato con la realizzazione del secondo insediamento cistercense della diocesi, quello di Valserena, a km 10 ca 1984a, pp. 756-834; id., Le origini di Nicolò e la Riforma Gregoriana, StArte, 1984b, 51, pp. 95-118; id., La recinzione ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] Colapietra, Profilo dell'evoluzione costituzionale del comune aquilano fino alla riforma del 1476, ASI 118, 1960, pp. 3-57: 33 Righetti Tosti-Croce, Architettura ed economia: ''Strutture di produzione'' cistercensi, AM 1, 1983, pp. 109-128; F. Aceto, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Duecento e il Trecento sono secoli di grande rinnovamento della storia del cristianesimo [...] stile, nel segno della semplicità in tutte le chiese cistercensi.
Il riferimento scritturale alla povertà di Cristo e degli Apostoli dall’altro una cauta apertura verso le aspirazioni di riforma del clero che la contestazione esprime. Così lo stesso ...
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Benedetto XII
Bernard Guillemain
Giacomo Fournier, originario di Saverdun (dipartimento dell'Ariège, distretto di Pamiers) nella Contea di Foix (Francia meridionale), nacque, probabilmente tra il 1280 [...] la France, XXXVII, Paris 1938, pp. 174-209; E. Sabbadini, Un pontefice avignonese riformatore della Chiesa: Benedetto XII (Cistercense), "Rivista Cistercense", 2, 1985, pp. 19-30; Benedictus XII, "Medioevo Latino. Bollettino Bibliografico", 13, 1992 ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] .
All'abbandono di Roma si riferisce anche una lettera del monaco cistercense Severo Varini al M. (Barb. lat., 2517, cc. 11v toni elogiativi, comunque facendo emergere orientamenti di riforma ecclesiastica già prospettati nelle sezioni finali del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] maniera indipendente – quella intellighenzia monastica che anima la Riforma della Chiesa nell’XI secolo. In quegli stessi anni ’abate, la cui carica diviene elettiva, la proposta cistercense sostituisce l’autorità del Capitolo, mentre forte rimane il ...
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NORVEGIA
P.J. Nordhagen
(norvegese Norge)
Stato dell'Europa settentrionale, che occupa la parte occidentale della penisola scandinava, il cui nome moderno deriva dall'antico norvegese Norvegr ('la via, [...] da monaci provenienti dall'Inghilterra. Distrutti in seguito alla Riforma, le loro planimetrie testimoniano ancora la presenza di tutte le principali componenti del progetto cistercense, che persino qui, nella periferia del mondo civilizzato, veniva ...
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NORIMBERGA
H.P. Autenrieth
(ted. Nürnberg; Norenberc, Nurenberc nei docc. medievali)
Città della Germania meridionale (Baviera), nella media Franconia, lungo il corso del fiume Pegnitz.Non si conosce [...] civile della città nel 1525 scegliesse di abbracciare la Riforma luterana.Il nucleo antico (Altstadt) si compone di Frauenkirche di Esslingen, entrambe nel Baden-Württemberg, e alla chiesa cistercense di Zwettl. Il contrasto tra l'ampio e alto coro ...
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ARPADI
M. Tóth
Dinastia che regnò in Ungheria per quattro secoli, fino al 1000 con il titolo ducale e dal 1001 al 1301 con quello reale. La dinastia prende il nome da 〈P5>Arpád - figlio del primo [...] nonché, per iniziativa regia, nuovi ordini religiosi (i Cistercensi e i Cavalieri di S. Giovanni, mentre il primo (m. nel 1180), Béla consolidò il potere regio attraverso riforme (soprattutto quella della cancelleria) e mediante l'aiuto di colti ...
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DANIMARCA
H. Krongaard Kristensen
(danese Danmark)
Regno dell'Europa settentrionale, comprendente la penisola dello Jutland, tra il mare del Nord e il mar Baltico, e le isole degli arcipelaghi di Fionia, [...] scultura gotica sono del Trecento. Nella chiesa del complesso cistercense di Sorö sono conservati i monumenti funerari dei reali oldtid til nutid [L'architettura della D. dall'età vichinga alla Riforma], a cura di K. Millech, H. Lund, København 1963; ...
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trappista
s. m. [dal fr. trappiste, der. di La Trappe, v. trappa2] (pl. -i). – Nome con cui sono comunem. chiamati i monaci cistercensi riformati o della stretta osservanza, la cui congregazione monastica fu riorganizzata nel 1664 dall’abate...
bernardino
s. m. (f. -a) e agg. – Nome di appartenenti a congregazioni religiose che hanno come eponimo s. Bernardo di Chiaravalle (come i cistercensi in Francia e in Belgio, e le religiose riformate francesi e belghe), o s. Bernardino da...