Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] è solo nel 19° sec., con il conseguimento della riforma costituzionale (1830) e la presa di coscienza di una sua queste lo stile romanico diveniva particolarmente elaborato, i cistercensi attuavano nei loro edifici i principi dell’architettura gotica ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] trattato di Methuen (1703) il P. entrò nell’orbita inglese. Le riforme del marchese di Pombal, di netto stampo illuministico, diedero per un momento ordini monastici e cavallereschi (Cluniacensi, Cistercensi, Templari, Ospedalieri, Cavalieri di ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] della purezza, fortemente saldati alla speranza di una riforma sociale da attuarsi attraverso l'architettura. Le riflessioni e schemi di proporzionamento, è la ricerca sulla prima a. cistercense condotta da H. Hahn (1957).
Se il metodo iconologico ...
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(XXX, p. 836; App. II, II, p. 787; III, II, p. 667; IV, III, p. 268)
Al di sopra della media delle regioni meridionali italiane in base alla crescita dell'indice delle condizioni civili e sociali negli [...] di questo comparto, che era l'obiettivo della riforma agro-pastorale, si è realizzata solo in minima ; a Tula, S. Maria di Coros (12° secolo); a Ittiri, la cistercense S. Maria di Coros; a Oschiri, le chiese romaniche di Nostra Signora di ...
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CELESTINO IV
AAgostino Paravicini Bagliani
Goffredo da Castiglione discendeva dalla nobile famiglia milanese che prese il nome dal possesso del principale suo feudo, il castello di Castiglione Olona [...] altra inveterata tradizione storiografica, Goffredo si sarebbe fatto monaco cistercense nell'abbazia di Hautecombe (Savoia), dopo la morte sinodali posero le basi di una severa e necessaria riforma della disciplina del clero. La legazione si concluse ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] 'attività di riordinamento amministrativo e di riforma istituzionale svolta da alcuni vescovi si ipotesi su Arnolfo di Cambio, AM 1, 1983, pp. 157-202; id., I Cistercensi e la formazione di Arnolfo di Cambio, in Studi di storia dell'arte in memoria ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] sinistra andò popolandosi rapidamente; già nel 1146 i Cistercensi vi avevano fondato il collegio dei Bernardins; in seguito P. ne divenne abate laico, favorendovi in seguito la riforma cluniacense.L'avvento della dinastia capetingia nel 987 risultò ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] Napoli 1980", Napoli 1984, pp. 7-26.
A. M. Romanini, I Cistercensi e la formazione di Arnolfo di Cambio, in Studi di storia dell'arte mostrano lo stile lineare di impronta centroeuropea. Nella riforma monetaria di Carlo d'Angiò, accanto a modelli ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] sono ravvisati echi delle prime forme di c. a crochets introdotti dai Cistercensi nel Lazio (Iacobini, 1990, pp. 90-91, tav. XCI).La si possono considerare quelli voluti dai papi della Riforma della Chiesa, e tali si possono considerare quelli ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] a spalle dritte. Difficile precisare il ruolo della riforma e delle esigenze liturgiche legate alla vita comune del 1991, 1, pp. 1-30; Chiaravalle. Arte e storia di un'abbazia cistercense, a cura di P. Tonca, Milano 1992; A. von Hülsen, La scultura ...
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trappista
s. m. [dal fr. trappiste, der. di La Trappe, v. trappa2] (pl. -i). – Nome con cui sono comunem. chiamati i monaci cistercensi riformati o della stretta osservanza, la cui congregazione monastica fu riorganizzata nel 1664 dall’abate...
bernardino
s. m. (f. -a) e agg. – Nome di appartenenti a congregazioni religiose che hanno come eponimo s. Bernardo di Chiaravalle (come i cistercensi in Francia e in Belgio, e le religiose riformate francesi e belghe), o s. Bernardino da...