Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] l’opzione triplicista: esso peraltro animava parallelamente, in casa liberale, la riforma del culto di Pasquale Stanislao Mancini tra il 1877 e il 1878, ma anche, in campo cattolico, la polemica di padre Carlo M. Curci a imitazione di monsignor ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] 1953. Il noto discorso sui Doveri dello Stato cattolico verso la religione, tenuto da Ottaviani all’Ateneo dal fascismo ad oggi, Torre Pellice 1977; C. Cardia, La riforma del Concordato. Dal confessionismo alla laicità dello Stato, Torino 1980; ...
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Assistenza sociale
Giovanni B. Sgritta
1. Introduzione
Nel senso etimologico (ad/sisto: stare accanto, essere vicino) il termine 'assistenza' indica una generica azione di soccorso che altrettanto bene [...] mondani e, in contrasto con la concezione cattolica tradizionale, si predicò "l'obbedienza verso l H., The Reformation of the sixteenth century, Boston 1952 (tr. it.: La riforma protestante, Torino 1958).
Bloch, C., L'assistance et l'État en France à ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] 'importanza di tale relazione.
In Francia, con una serie di riforme attuate nel corso del Quattrocento dopo la fine della guerra dei , come la giustizia locale, e per i paesi cattolici il venir meno del potere economico e giurisdizionale della Chiesa ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] religiosi, accomunato solo dal rifiuto sia della cosiddetta ‘Riforma magisteriale’ dei grandi riformatori istituzionali (Lutero, Calvino, Zwingli) sia, ovviamente, della Chiesa cattolica. Tutti i numerosi tentativi tassonomici azzardati negli ultimi ...
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La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] la massoneria» (14 marzo 1914) e «La Civiltà Cattolica» che scrive:
dall’Alpi al Lilibeo tenevano il loro sotterraneo a paro con essa non si promova la riforma morale del popolo italiano. Questa riforma, o meglio diremo, la educazione morale, fisica ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] posizioni della Chiesa, difendeva la tradizione antiebraica cattolica e aveva spesso espliciti e virulenti contenuti antisemiti62.
Nel concilio, le posizioni duramente critiche degli orientamenti riformatori erano quelle di Lefebvre, di Siri63 e ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] prima di quello sturziano aveva auspicato la costituzione di un partito cattolico non confessionale «riformatore e moderatamente progressista», sul modello del Zentrum cattolico tedesco. Pur non abbandonando la difesa degli interessi religiosi e dei ...
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Fondamentalismo
Massimo Introvigne
di Massimo Introvigne
Fondamentalismo
sommario: 1. Il Fundamentalism project e la discussione sulla nozione di fondamentalismo. a) Premesse metodologiche; b) Il Fundamentalism [...] famiglie nobili), che le eresie medievali e la Riforma rappresentavano una lotta di classe della borghesia urbana contro per contro, che a partire dagli anni novanta in certi ambienti cattolici si sono diffusi - ma in genere su punti specifici, senza ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] alla mondanizzazione: il monacato e la figura del monaco-vescovo
Gli erasmiani e i riformatori del Rinascimento, sia luterani sia cattolici, faranno Costantino oggetto delle loro critiche più aspre, ritenendolo il principale responsabile della ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
controriforma
controrifórma (o Controrifórma) s. f. [comp. di contro- e riforma, secondo il modello del ted. Gegenreformation]. – 1. Varia e multiforme opera svolta dalla Chiesa cattolica per arginare la Riforma protestante e riconquistare...