Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Firpo
A. Enzo Baldini
È stato senza alcun dubbio uno dei grandi maestri della storia del pensiero politico, e non solo per la sua indefessa attività di studioso e di organizzatore di cultura, [...] della Monarchia»), gli hanno fatto ben presto apparire Campanella non più come colui che, «ignorando il travaglio della Riformacattolica, compie una riconversione verso l’utopia rinascimentale ‘pura’, quella del Filarete o del Doni», vale a dire ...
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CIBO, Caterina
Franca Petrucci
Quintogenita di Francesco detto Franceschetto, figlio naturale di Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, nacque a Ponzano vicino Firenze il 13 sett. [...] spinta soltanto dalle istanze filosofiche e religiose del tempo che avevano portato al luteranesimo e stavano per sfociare nella riformacattolica.
Fonti e Bibl.: Estratto del processo di Pietro Carnesecchi, a cura di G. Manzoni, in Misc. di st. ital ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] di coscienza e di organizzazione religiosa. Nel momento della piena maturità del pensiero del C. il disegno della riformacattolica si delinea così con un rigore polemico che contrasta con l'indirizzo conciliativo e moderato che caratterizza in ...
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CARAVITA, Nicolò
Salvatore Fodale
Nacque a Napoli, nella parrocchia dei Vergini, il 24 maggio 1647 da Giuseppe e da Margherita Boiano. La famiglia, originaria della Spagna, apparteneva alla nobiltà. [...] , La rivol. napoletana del 1799, Bari 1961, pp. 19 ss., 65, 68 s.; B. Vigezzi, P. Giannone riformatore e storico, Milano 1961, pp. 36 s., 43; P. Lopez, Riformacattolica e vita relig. e culturale a Napoli, Napoli-Roma 1964, p. 294; S. Fodale, N. C. e ...
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cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] e Basilea, e con tentativi di dare alla Chiesa una costituzione nuova. Di fronte a questi tentativi di «riformacattolica» si mantenevano nondimeno assai forti le tendenze alla scissione; alle affermazioni di autonomia della Chiesa gallicana (1438 ...
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Gian Pietro Carafa (Sant'Angelo a Scala 1476 - Roma 1559). Inquisitore, divenne papa nel 1555. Intransigente fautore della Controriforma, ampliò i poteri dell'Inquisizione e nel 1559 pubblicò il primo [...] a pontefice, si concentrò nella lotta contro l'eresia e nella riforma della Chiesa. A ciò fu dovuta la fondazione dei teatini (1524) che si proposero, appunto, di imporre alla società cattolica un diverso e più rigido sistema di vita. A Venezia, ove ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] sua seconda metà, sono state rifiutate e dichiarate invalide e indebite. Ha avuto, invece, molta eco la definizione di Riformacattolica, che è sembrata dare all’azione della Chiesa romana nei frangenti del 16° sec. e nel lungo periodo delle guerre ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] alle verità di fede. Infine, proponeva un'idea ecclesiologica che si legava a quella formulata in ambienti della riformacattolica, esaltava la centralità del vescovo e proponeva una limitazione degli Ordini religiosi. Anche per questo suo profilo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] la libertà. La sua opera si connette al concilio di Costanza, a Dante Alighieri ed Arnaldo da Brescia, iniziando quella riformacattolica che fu l’eterno desiderio dei grandi Italiani (La storia di Girolamo Savonarola e de’ suoi tempi, 2° vol., 1861 ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] . 222-234.
45 V. Gioberti, Del Rinnovamento civile d’Italia, cit., II, p. 113.
46 V. Gioberti, Della riformacattolica della Chiesa. Frammenti, a cura di G. Massari, Torino-Parigi 1856 (edizione molto scorretta); Id., Le postume religiose. Filosofia ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
controriforma
controrifórma (o Controrifórma) s. f. [comp. di contro- e riforma, secondo il modello del ted. Gegenreformation]. – 1. Varia e multiforme opera svolta dalla Chiesa cattolica per arginare la Riforma protestante e riconquistare...