Riformatore religioso boemo (Husinec, Boemia Merid., probabilmente 1369 - Costanza 1415). Ordinato prete, divenne predicatore a Praga, dando prova di vasta cultura filosofico-teologica. Suoi argomenti [...] 'università di Praga prese posizione contro l'insegnamento del riformatore inglese e ne condannò 45 articoli sotto la pressione sviluppò, anzi, la polemica di H. con l'autorità cattolica. Un primo conflitto si era già verificato quando l'arcivescovo ...
Leggi Tutto
segreteria Funzione, carica di segretario, in un ente pubblico o privato, in un’organizzazione politica e simili. Anche, ufficio costituito da uno o più segretari, ed eventualmente da altri impiegati, [...] Santa Sede che presiede agli affari politico-religiosi della Chiesa cattolica. Le sue origini vanno ricercate nella Camera secreta istituita volute da Gregorio XVI e Pio IX, con la riforma di Pio X (costituzione apostolica Sapienti consilio, 1908) ...
Leggi Tutto
Riformatore religioso (Figline 1543 - Roma 1597). Le sue idee lo avvicinavano al pensiero dei platonizzanti propensi a una larga tolleranza religiosa sulla base d'una semplificazione e riduzione dei dogmi. Contro [...] . Tra le altre sue opere oltre il perduto De regno Christi, ricordiamo il De praedestinatione, e Forma d'una repubblica cattolica, pubblicato anonimo (importante per gli ideali di riforma politico-religiosa); interessanti anche le numerose lettere. ...
Leggi Tutto
Il diritto che con le proprie opere o le proprie qualità si è acquisito all’onore, alla stima, alla lode, oppure a una ricompensa (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione [...] cristianesimo attraverso la patristica e la scolastica, per ritrovarsi al centro delle polemiche nell’età della Riforma. Secondo il Catechismo della chiesa cattolica, «nei confronti di Dio, in senso strettamente giuridico, non c’è m. da parte dell ...
Leggi Tutto
Teologo (Germanicia, od. Maraş, ultimo quarto del sec. 4º - Grande Oasi di el-Khārga 451). Le sue dottrine furono condannate dal concilio di Efeso nel 431. N. diede il nome all'eresia nestoriana o nestorianismo, [...] per aver abolito i giochi circensi, per aver avviato una riforma del clero in senso ascetico e per aver respinto l' ha mitigato il giudizio su N. anche presso molti scrittori cattolici, i quali rimproverano in lui non molto più che intemperanza ...
Leggi Tutto
Atto rituale per cui persone o cose in stato di impurità si rendono degne di entrare o rientrare a contatto con il sacro. In particolare, nella liturgia cattolica, l’atto con cui si riportano all’uso comune [...] riti, tradizionali, di p. hanno un significato soltanto simbolico. P. della B.V. Maria Nel calendario liturgico latino, dall’Alto Medioevo alla riforma liturgica del 1969, la denominazione della festa del 2 febbraio nota anche come Candelora, dopo la ...
Leggi Tutto
Atteggiamento di chi non prende posizione tra le varie fedi religiose, o ritenendole inutili (e anche false: si parla allora di i. assoluto e, più propriamente, d’irreligiosità), o dichiarandole tutte [...] maturatosi dal Rinascimento attraverso le polemiche della Riforma e Controriforma per prender poi maggiore ., divenuto uno dei cardini della dottrina liberale dello Stato, la Chiesa cattolica prese posizione con il Sillabo di Pio IX (1864; e già ...
Leggi Tutto
Nome umanistico del teologo e polemista Friedrich Stapellage (Osnabrück 1512 - Ingolstadt 1564). Studiò a Padova, poi, ritornato in Germania, si convertì al luteranesimo per influsso di Melantone, e fu [...] dogmatici all'interno del protestantesimo lo ricondussero alla Chiesa cattolica; già l'operetta del 1553, Synodus Sanctorum Patrum e Pio IV si pronunciò su quanto andava fatto per la riforma della Chiesa e per un accomodamento con i protestanti. ...
Leggi Tutto
Riformatore (Firenze 1808 - ivi 1886). Fu vicino in gioventù al gruppo dei cattolici liberali toscani; si staccò poi dalla Chiesa cattolica (1836) anche per influsso di amici evangelici. Pur non aderendo [...] l'unità. La sua dottrina, in cui si mescolavano tesi cattoliche e protestanti, lo condusse, in vecchiaia, al distacco dalla sua biblioteca (circa 10.000 volumi) relativa alla storia della Riforma in Italia, ricchissima di opere di grande rarità, fu da ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Newcastle-upon-Tyne 1500 circa - Oxford 1555). Compì gli studî a Cambridge, a Parigi e a Lovanio. Favorevole alle idee della Riforma, nel 1537 venne nominato cappellano da Th. Cranmer, arcivescovo [...] il quale collaborò poi alla compilazione del Prayer Book e alla riforma del culto. Nominato master di Pembroke (1540), canonico di alla morte di Edoardo VI (1553), salì al trono la cattolica Maria Tudor, R. fu imprigionato nella Torre di Londra e ...
Leggi Tutto
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
controriforma
controrifórma (o Controrifórma) s. f. [comp. di contro- e riforma, secondo il modello del ted. Gegenreformation]. – 1. Varia e multiforme opera svolta dalla Chiesa cattolica per arginare la Riforma protestante e riconquistare...