Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] coniato in chiave polemica nel 1871, dal calvinista ortodosso olandese Abraham Kuyper; mentre fu padre ricerca di un paradigma: la «Rivista delle riviste per il Clero», in La riforma della Chiesa nelle riviste, cit., pp. 93-119.
49 Cfr. L. Bedeschi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] l’adesione dei gesuiti alla teoria geoeliocentrica del calvinista Brahe. Il paradosso di una sua riduzione al 2010.
S. Seidel Menchi, S. Luzzi, L’Italia della Riforma, l’Italia senza Riforma, in Cristiani d’Italia. Chiese, società, Stato, 1861-2011, ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] Anderson, estensore materiale degli Statuti, la fede calvinista e la concezione elettivo-aristocratica che la caratterizza successi politico-militari vengono assunti a modello di una riforma massonica (meritocratica) dell'esercito e dello Stato. In ...
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CANOSSA, Lodovico
Cecil H. Clough
Nacque a Verona verso il maggio dell'anno 1475, figlio, molto probabilmente terzogenito, del conte Bartolomeo e di Elisabetta degli Uberti; era imparentato, per parte [...] identificabili; le suppellettili sacre scomparvero nel corso del saccheggio calvinista del 1562.I rapporti del C. con il fu genuino, come dimostrano il suo appoggio ai progetti di riforma dei monasteri femminili del Giberti, e all'ospedale veronese ...
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DA PONTE, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primo dei numerosi figli di Antonio e di Regina Spandolino del cavalier Dimitri di Teodoro, da Costantinopoli, nacque a Venezia il 15 genn. 1491, in una casa a S. Agnese, [...] Andrea, avesse abiurato il cattolicesimo e si fosse stabilito nella calvinista Ginevra.
Il 1º ott. 1553 il D. fu eletto savi del Consiglio e nella zonta del Consiglio dei dieci; fu pure riformatore dello Studio di Padova tra il 20 giugno 1574 ed il 19 ...
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BACHOD (Bachaud, Bachodi, Bacodi, Baccodio), Francesco
Fausto Fonzi
Figlio di Luigi, appartenente alla piccola nobiltà savoiarda, nacque a Varey eri Bugey nel 1501. Dottore in utroque iure, fu ordinato [...] , nella fede cattolica, gli stati del duca di Savoia. L'adesione dei valdesi al calvinismo, lo slancio verso il proselitismo dei diversi gruppi riformati, infiltratisi dai cantoni svizzeri e da Ginevra, dalla Francia e dalle terre sabaude occupate ...
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CHIERICATI (Chieregato), Valerio
Lionello Puppi
Nacque a Vicenza da un altro Valerio e da Isabella Pigafetta il 4 ott. 1528 (Bruzzo, 1893, e Milano, Bibl. Ambrosiana, cod. D 34 inf., c. 41v). Poco si [...] di quell'Odoardo la cui aperta adesione all'eresia calvinista è ben nota (Mantese, 1968-1969): la quale , Vicenza 1969, p. 269; G. Mantese, La famiglia Thiene e la riforma protestante a Vicenza nella seconda metà del sec. XVI, in Odeo Olimpico, VIII ...
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DA PORTO, Iseppo
Mauro Scremin
Fu figlio di Girolamo di Giovanni di Francesco e della nobile vicentina Angela Barbaran, nipote di Francesco Da Porto, collaterale generale delle milizie della Repubblica [...] del processo del 1547, tuttavia rimane il fatto che il calvinismo negli anni seguenti riusciva a diffondersi maggiormente e a crearsi vendette a seguito della sua fuga da Vicenza in terra riformata, come appare da un atto notarile rogato in data 27 ...
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BALDISSERO (Baudissé, anche Baudise), Francesco
Valerio Castronovo
Appartenente a famiglia comitale della nobiltà saluzzese, che aveva fatto professione delle nuove dottrine della Riforma, visse nella [...] ché presto le fortune del nuovo capo calvinista Lesdiguières finirono per interessarlo alla causa degli 209, 214 s., 221 s., 226, 228 s.; G. Jalla, Storia della Riforma religiosa in Piemonte durante i regni di Carlo Emanuele I e di Vittorio Amedeo I ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] nei Paesi nordici (regni di Danimarca e di Svezia). I calvinisti (sotto diversi nomi: riformati, presbiteriani, puritani; anche i valdesi italiani aderirono alla riforma svizzera e al calvinismo) si insediarono in gran parte d’Europa. Da alcuni Paesi ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...