MANELFI, Pietro (noto anche come Pietro della Marca, Pietro d'Ancona, Pietro di Monte Albotto, Pietro da San Vito, Pietro del Monte di S. Marcello)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque nel 1519 circa da [...] fu inviato a Venezia, in casa di un altro medico convertito alle idee della Riforma, Agostino Abioso.
Alla fine degli anni Quaranta il M. si recò a sappiamo inoltre che l'ex agostiniano ed esule calvinista, Giulio Della Rovere (Giulio da Milano), in ...
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CAVALLI (Cavallis, Caballis, Cavoli, de), Ambrogio
Ugo Rozzo
Di origine milanese, nacque intorno all'anno 1500. Battezzato con il nome di Gerolamo, entrò tra gli eremitani di S. Agostino e vi assunse [...] Al momento in cui avvenne la dispersione del circolo calvinista ferrarese, il C. fuggì (lasciò la città , 185, 261, 263 s., 266; II, p. 558; F. Lemmi, La Riforma in Italia e i riformatori ital. all'estero nel sec. XVI, Milano 1939, pp. 75-78; L. von ...
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GUERRIERI, Basilio
Mario De Gregorio
Nacque a Chiusdino, presso Siena, da Tommaso, probabilmente all'inizio del XVI secolo. Fu a lungo al servizio della Balia senese come barbiere (barbitonsor). Testimonianze [...] poche ore prima della morte, appassionato sunto delle proposizioni dottrinali calviniste, inviata al G. in segno di "novella amicitia" e perché ne curasse la diffusione tra i riformati senesi.
Al seguito dell'oratore senese presso la corte pontificia ...
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BUZIO, Giovanni
John A. Tedeschi
Nacque probabilmente a Montalcino. La tradizione storiografica che ha voluto collocarlo al centro della Riforma italiana del Cinquecento trova scarso riscontro nei pochi [...] Manelfi, Firenze 1970, p. 54; la lettera del Merula a Calvino in Calvini Opera, a cura di G. Baum-E. Cunitz, XV, Brunswick , Bologna 1940, II, p. 10; E. A. Rivoire, Eresia e riforma a Brescia, in Boll. della Soc. di studi valdesi, LXXVIII (1959), 105 ...
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BEVILACQUA, Giulio
Silvano Scalabrella
Nacque il 14 sett. 1881 da Matteo e Carlotta Oliari a Isola della Scala (Verona). Nel 1889 la famiglia si trasferì nel capoluogo ove il B. frequentò gli studi [...] apostolato tra i poveri e il proletariato. Favorevole all'azione riformatrice di Giovanni XXIII, il 22 ag. 1960 il B , in seguito, presentando fraternamente il libro del calvinista Max Thurian Maria madre del Signore immagine della Chiesa ...
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BALBANI, Cesare
Gemma Miani
Nacque a Lucca da Turco e da Zabetta Michaeli il 10 ott. 1556.
Sia la famiglia paterna sia quella materna avevano dato in quel periodo numerosi aderenti alla causa della [...] all'estero e di entrare in contatto con le colonie lucchesi riformate. Compì all'età di diciassette anni, nel 1573, il . La sua destinazione ufficiale non fu certo la città di Calvino - essendo vietato dal governo lucchese ogni rapporto con essa - ...
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GOTTI, Vincenzo Lodovico
Dario Busolini
Nacque a Bologna il 5 sett. 1664 da Giacomo, giurista, e da Chiara Capardi. Dopo studi di grammatica presso le Scuole pie e di retorica con i gesuiti, nel 1680 [...] i due libri di Giacomo Picenino intitolati Apologia per i riformatori e per la religione riformata e Trionfo della vera religione (Bologna [ma Roma] poi Ratisbonae 1740 e Vienna 1749) contro le tesi dei calvinisti J. Le Clerc e U. Grozio, e la Veritas ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] rottura dell’unità della Chiesa d’Occidente, ma non poterono impedire alla Riforma di farsi strada tanto fra il popolo quanto fra teologi e uomini con la pace di Augusta del 1555) e del calvinismo (riconosciuto solo con la pace di Vestfalia del 1648 ...
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ASSELINEAU, Pierre
Gaetano Cozzi
Medico francese, nato ad Orléans, da Giovanni e Maddalena Hermont, vissuto per buona parte della sua vita a Venezia. Non si conoscono né la data della nascita né quella [...] Riforma, o più semplicemente interessati alle vicende d'oltralpe: "una mano d'huomini galanti, virtuosi, e da bene", li definiva il Micanzio. L'A., calvinista che le speranze d'introdurre rapidamente la riforma a Venezia erano vane per gli ostacoli ...
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PIGAFETTA, Antonio Francesco
Alessandra Celati
– Nacque a Vicenza intorno al 1535, primogenito di Giovan Battista, medico e chirurgo, e Morosina Loschi.
Il ramo della famiglia, una delle più antiche [...] lasciò l’Italia a causa della sua adesione alle dottrine riformate, condivise da diversi membri della famiglia. Fu infatti tra , giunse a Heidelberg, «rifugio dei seguaci del nuovo vangelo di Calvino a Vicenza» (Olivieri, 1992, p. 329). Qui si stabilì ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...