ALDOBRANDINI, Pietro
Elena Fasano Guarini
Nacque a Roma nel 1571, da Pietro, avvocato concistoniale, e da Flaminia Ferracci, donna di modeste condizioni. Studiò a Roma, prima presso i padri della Vallicella, [...] sull'atteggiamento dell'A. verso gli stati dove la Riforma era consolidata. Nella sua corrispondenza con O. Mirto paese di Vaud; ad operare perché Enrico IV, protettore della città calvinista, non intervenisse; e a proteggere il duca contro di lui, ...
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GENTILE, Valentino (Giovanni Valentino)
Stefano Calonaci
È incerta la data di nascita del 1520, indicata da Del Re senza supporti documentari (e comunque le fonti sulla vita del G. sono scarsissime e [...] ad indices; Id., L'histoire de la vie et mort de Jean Calvin, Genevae 1667, pp. 82 s. e passim.
Livres des habitants de 101-117; XXVIII (1958), pp. 97-116; F.C. Church, I riformatori italiani, Firenze 1935, ad indicem; B. Croce, Vite di avventure, di ...
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FANINI, Fanino (Fannio Camillo)
Lucia Felici
Nacque a Faenza (od. provincia di Ravenna) intorno al 1520 da Melchiorre e Chiara Brini. Un suo biografo, Giulio da Milano, lo dice "giovine" nel 1550.
La [...] notizie che gli giungevano da Roma circa le tendenze calviniste di Renata (Archivio di Stato di Modena, Ambasciatori varie edizioni della sua Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia T. Maccrie informa che scritti del F. furono ...
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Calvino e il calvinismo
Massimo L. Salvadori
Le opere dell'uomo sono solo quelle che Dio permette
Il francese Giovanni Calvino è stato, dopo il tedesco Martin Lutero, il maggiore esponente della Riforma [...] sia l'insieme delle Chiese formatesi in Europa nel corso del 16° secolo per iniziativa di alcuni grandi riformatori, tra i quali spiccano, oltre a Calvino, lo svizzero Ulrico Zwingli e lo scozzese John Knox
Da Noyon a Ginevra
Nato in Francia a Noyon ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] zone degli Stati Uniti dove si sono costituite varie Chiese luterane confederate in unioni o sinodi; il calvinismo (Chiesa riformata) in Svizzera, Scozia, Francia e negli Stati Uniti (presbiteriani); la Chiesa anglicana in Inghilterra e nei paesi ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] alle Decretali.
I membri più illustri della famiglia sono due riformatori religiosi: Lelio (Siena 1525 - Zurigo 1562), figlio di di Chiesa a mala pena tollerata sotto la preponderanza calvinista fino al 1690 e poi perseguitata dagli Asburgo cattolici; ...
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Teologi italiani del sec. 16º che hanno dato il nome alla dottrina teologico-morale del socinianesimo, diffusa negli ambienti colti d'Europa nei secc. 16º, 17º e 18º e conservata ancora a fondamento delle [...] dogma, non solo cattolico, ma anche luterano, calvinista e zwingliano, seguendo l'ispirazione di Camillo Renato , e dove aveva anche sentito fortemente la suggestione religiosa della Riforma. Nel 1563 Fausto tornò in Italia, dove rimase per una ...
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Teologo olandese (Heusden, Brabante, 1589 - Utrecht 1676), uno dei più rappresentativi esponenti della Riforma nei Paesi Bassi. Allievo di Gomarus a Leida (1604), predicatore a Heusden (1617), prese parte [...] una posizione di grande prestigio che si colloca lungo la linea dell'ortodossia riformata ma altresì alle origini del pietismo olandese. Difese le posizioni della teologia calvinista, in polemica con quelle di Cocceio, J. Labadie e con la nuova ...
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Polemista cattolico (Montrichard, Loir-et-Cher, 1525 - Parigi 1610). Alunno di P. Ramo, passò alla Riforma e fu pastore calvinista; seguì Enrico di Navarra a Parigi, dove tornò al cattolicesimo sotto l'influenza [...] antiprotestante (tra i numerosissimi scritti: Les antithèses et contrariétés de J. Huss et de Luther, ensemble de Zwingle et de Calvin, 1596; Le vray orthodoxe de la foy catholique du sacrement de l'autel, 1596); la sua Chronologie septennaire (1598 ...
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Riformatore ungherese (Deva 1500 circa - Debrecen 1545). Fu nel 1529 a Wittenberg e vi frequentò la casa di Lutero; tornato in patria (1531) vi predicò la riforma. Costretto a fuggire per l'invasione turca, [...] si rifugiò presso Melantone e di lì a Basilea dove divenne calvinista. È autore di Ortographia Ungarica (1544), prima opera del genere. ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...