ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 25 ag. 1509. Figlio cadetto di Lucrezia Borgia e di Alfonso I, duca di Ferrara, Reggio e Modena e nipote del papa Alessandro VI, fu destinato alla carriera [...] l'assistenza di Claudio Tolomei nel formulare il progetto di riforma del governo, la missione fallì e il Mignanelli fu richiamato de' Medici ad ascoltare il sermone di un noto predicatore calvinista. La difesa dell'E. fu pubblicata in due lettere, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] e Silvio Antoniano, di rivedere il Martirologio per la riforma del calendario e della liturgia. Fu allora che mise Vaticano, in polemica con Martino Lutero e con Giovanni Calvino.
Pochi anni dopo, Santoro stilò una Historia monasterii Carbonensis ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] del 19 ottobre è una mazzata per il progredire della Riforma, espelle forzatamente i suoi ministri, decapita le comunità voluto combinare il matrimonio tra il figlio Carlo e la calvinista Charlotte de la Marck (questa sposerà il correligionario Henri ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] questa proposta, che il B. non giustificò altrimenti, se non dicendo che tutte le dottrine degli altri riformatori gli turbavano la coscienza; Calvino vi intravide un'insidia, ma non ne specificò la natura.
Frattanto al Martinengo era succeduto, alla ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] intollerante nei confronti del mondo luterano e calvinista, appare largamente partecipe di interessi culturalmente giurisdizione con gli Otto di guardia e balia, dopo essere stata riformata nel 1683, fu soppressa nel 1699. In campo fiscale, prima ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] Caterina Cibo, lesse l'Institutio christianae religionis di Calvino e frequentò ancora l'Ochino. Da Firenze, muovendosi pp. 27-32, 209 s.; E. Menegazzo, Per la conoscenza della Riforma in Italia..., in Atti e mem. dell'Acc. patavina di scienze, ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] , il C. andava oltre per fissare l'ulteriore rapporto tra teologia riformata e strutture politico-sociali. Qui, in polemica con il saggio del Croce su Un calvinista italiano: il marchese di Vico Galeazzo Caracciolo (in La Critica, XXXI [1933], pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] Italie (2 voll., 1848-1852), nelle quali lo storico svizzero, informato a uno spirito calvinista, democratico, ma non socialista, e sostenitore di una riforma politica e religiosa, immunizzava dagli eccessivi entusiasmi di Sismondi per l’età comunale ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] dai principi protestanti e dai Cantoni svizzeri di fede calvinista.
Fallita l'azione repressiva delle forze ducali nelle e a rendere in certa misura più moderno con qualche riforma amministrativa e nuove iniziative economiche.
Fonti e Bibl.: Arch ...
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ALDOBRANDINI, Pietro
Elena Fasano Guarini
Nacque a Roma nel 1571, da Pietro, avvocato concistoniale, e da Flaminia Ferracci, donna di modeste condizioni. Studiò a Roma, prima presso i padri della Vallicella, [...] sull'atteggiamento dell'A. verso gli stati dove la Riforma era consolidata. Nella sua corrispondenza con O. Mirto paese di Vaud; ad operare perché Enrico IV, protettore della città calvinista, non intervenisse; e a proteggere il duca contro di lui, ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...