Terza città dell'Ungheria per numero di abitanti (dopo Budapest e Seghedino) e il centro maggiore dell'Alföld a est del Tibisco, posta nella parte orientale dello stato, in regione fertile e ben coltivata, [...] ). La venuta di molti cattolici ed ebrei ha fatto diminuire le percentuali dei calvinisti (95,9% nel 1836, e 65,7% nel 1920; i cattolici sono Andrea Dusa e fiorì come città commerciale; abbracciò la Riforma già nel 1535 e 20 anni dopo tutti gli ...
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Riformatore, nato a Gap (Delfinato) nel 1489, morto a Neuchâtel il 13 settembre 1565. Discendeva da un'antica famiglia borghese, in grado di assicurare al figlio, inviato agli studî a Parigi, una più che [...] chiesa locale, stabilendovi (specie con le ordinanze del 1553 e del 1562) una chiesa di tipo strettamente calvinista; tenta ancora di diffondere la Riforma, specialmente a Metz (1542-1543). Nel 1558 sposò una vedova di Rouen, Marie Torel.
Predicatore ...
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Scenografo svizzero, nato a Ginevra nel 1862, morto nel 1928. La sua attività s'inizia col primo opuscolo da lui pubblicato, La mise en scène du drame wagnérien, nel 1895. Trionfava allora generalmente [...] al principio del Novecento, l'Appia costruì la sua riforma movendo dal contrasto, ai suoi occhi inaccettabile, che si gelidità più volte definito, dai nostri critici, quale protestante e calvinista.
Opere: La mise en scène du drame wagnérien, Parigi ...
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Uomo politico e riformatore religioso scozzese. Nato a Kirkcaldy (la data precisa non si conosce), studiò all'università di St. Andrews, e poi in Germania, a Colonia, dove ebbe contatti coi riformatori [...] The Confession of Faith) nel quale sosteneva la dottrina calvinista della giustificazione per mezzo della fede; l'opera, con beni e di nuovo prese parte attiva al movimento per la riforma religiosa. Nel 1563 fu nuovamente nominato Lord of session; più ...
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MEAUX (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
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Piccola città della Francia settentrionale capoluogo di circondario nel dipartimento della Senna e Marna, situata 45 km. a NE. di Parigi, con 13.541 ab. nel 1926. [...] occupata dagl'Inglesi. Acquistò particolare importanza nel sec. XVI, per la diffusione della riforma in Francia; perché ivi, nel 1546, fu fondata la prima vera chiesa calvinista del regno di Francia, sul modello della chiesa francese organizzata da ...
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Uomo politico e filosofo, nato a Ginevra nel 1759, morto a Milano nel 1829. Discendente da una famiglia di ugonotti francesi, rifugiati a Ginevra dopo la revoca dell'editto di Nantes, il D. fece studî [...] Chiesa calvinista. Ben presto fu chiamato a Pietroburgo per l'assistenza religiosa di quella comunità riformata di un modello di prassi costituzionale. Il D. presiedette alla riforma del sistema penitenziario; ma fu meno fortunato nei tentativi ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] avvenuto nel 1589, pretendente al trono era divenuto il calvinista Enrico di Navarra. In quanto eretico recidivo, questi da stimolo per l'avvio di un più vasto tentativo di riforma. La convinzione del papa che la situazione del clero regolare romano ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] anglosassoni. Figure come quella di Lutero nel luteranesimo tedesco e scandinavo o come quelle di Calvino, Zwingli e Knox nei movimenti riformati francese, olandese, svizzero e anglosassone hanno assunto un valore simbolico: in esse quei popoli hanno ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] e l'arte della memoria come strumenti per un piano di riforma culturale. Tuttavia i rapporti del B. con la corte - B., e che il successore Cristiano I favorì progressivamente il calvinismo, giungendo a proibire, nel 1588, ogni polemica a questo ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] diritto, la reazione di Melantone all'irrazionalismo luterano e calvinista si riferiva al diritto naturale, che venne concepito fu la riduzione a sistema e non la riforma del diritto. Tale riforma fu estranea ai suoi fini perché la logica matematica ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...