La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] William Laud; la Rivoluzione inglese pose fine all'oppressione anglicana decretando la caduta di Laud, la sconfitta e l'esecuzione la costituzione a Pechino di un nuovo Ufficio per la riforma del calendario, del quale entrarono a far parte non solo ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] maggio 1976 e il 27 giugno 1977. Altri progetti di riforma dell'elezione papale, tra l'altro con l'introduzione tra gli santi nella sua prima canonizzazione, il 18 ottobre 1964) e anglicani. L'ultimo viaggio infine, dal 26 novembre al 5 dicembre ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] Genova, Napoli, Messina, Palermo. Esse avevano il diritto di celebrare il culto secondo le rispettive liturgie (anglicana, luterana, riformata), purché in forma privata e unicamente per stranieri. In qualche caso ottennero anche il permesso di aprire ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] si era però spenta, anche in Italia, la richiesta di una riforma della cristianità, invocata, del resto, anche dal re di Francia presto le dottrine calviniste, in opposizione alla Chiesa anglicana ufficiale, nonostante che questa, in molti suoi preti ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] con il modello inglese, dove i vescovi della Chiesa anglicana, Chiesa di Stato, erano membri di diritto della ala più intransigente di conservatori e liberali aveva bollato al tempo della riforma del 1867 come il «salto nel buio».
A complicare le cose ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] i cui successi politico-militari vengono assunti a modello di una riforma massonica (meritocratica) dell'esercito e dello Stato. In questa fase Anderson a favore di una interpretazione prestoniano-anglicana della religiosità massonica. In Francia, ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] primigenio divenne poi struttura costante della Chiesa anglicana, che arrivò a prevedere la scomunica 'Università di Napoli nella seconda metà del Settecento. Documenti e profilo delle riforme, ivi 2001.
G.M. Galanti, Testamento forense, a cura di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] la fedeltà politica, fossero i gallicani francesi o gli anglicani. Nei consulti e nelle scritture relative alla questione impedire che né la verità di dogmi si palesasse, né la riforma del papato, et della chiesa si trattasse.
Questo fu l’episodio ...
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PALLAVICINO, Orazio
Stefano Villani
PALLAVICINO (Pallavicini), Orazio. – Nacque a Genova intorno al 1540, secondo figlio di Tobia (morto nel 1581) e di Battina Spinola (1522-1607).
Il padre era un’importante [...] a Londra, non frequentava alcuna parrocchia anglicana, forse per mostrare la sua ortodossia alla storia dei rapporti fra Genova e l’Inghilterra al tempo della Riforma, in Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei. Classe di Scienze Morali, ...
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POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] et presenti» (p. 250).
Certo, la Storia della Riforma della Chiesa d’Inghilterra (1820) del vescovo anglicano Gilbert dagli anni Ottanta del Cinquecento: la famosa De persecutione anglicana epistola conobbe ben tre edizioni italiane (bolognese, romana ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...