Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] quella anglicana (43,5%); il resto della popolazione britannica appartiene prevalentemente a Chiese protestanti riformate della prosa e del verso ispirati agli ideali della Chiesa anglicana, il periodo dei grandi predicatori e dei lirici sacri. ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] verso E fu considerato il corso del Tanai (Don). Nella riforma dioclezianea dell’amministrazione dell’Impero romano, fu detta E. una di supremazia: il re è il capo supremo della Chiesa anglicana. Ignazio di Loyola fonda la Compagnia di Gesù.
1536 ...
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Utrecht Città dei Paesi Bassi (299.891 ab. nel 2009), capoluogo della prov. omonima, parte della conurbazione denominata Randstad Holland (➔). Ha pianta assai irregolare: il vecchio centro ha strade pittoresche, [...] il 26 ottobre 1528, U. riconobbe Carlo V come sovrano. La riforma si diffuse in U. assai presto e nel 1566 il movimento iconoclasta vi contatti con i Vecchi Cattolici, nel 1931 con la Chiesa Anglicana.
Trattati di U. Si indicano con questo nome le ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] personali sono stati trasformati".
Blair si è cresimato nella cappella anglicana del St. John's. Per lui il cristianesimo riguardava 430.000 elettori a poco più di 650.000). La riforma ammetteva al voto i capifamiglia del ceto medio urbano e ...
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Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] maggioranza presbiteriana, dall’altra, portarono a un compromesso in senso presbiteriano moderato; più facile fu l’accordo sulla riforma del culto, che portò alla sostituzione del Common prayer book con un compromesso tra gli usi dei puritani inglesi ...
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(ingl. Wales) Regione storica e amministrativa della Gran Bretagna (20.732 km2 con 2.980.000 ab. nel 2007). Capitale Cardiff. Forma un vasto aggetto peninsulare, bagnato dal Mare d’Irlanda a N, dal Canale [...] che portarono allo scisma (completato nel 1811) tra Chiesa anglicana e metodisti. Lo scisma fu una delle manifestazioni da cui lingua letteraria ma nella fase moderna, cioè dopo la Riforma, è stato lentamente sopraffatto dall’inglese e oggi è ...
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Gran Bretagna, storia della
Francesco Tuccari
La culla del liberalismo
La storia della Gran Bretagna e delle sue diverse componenti ‒ l'Inghilterra, la Scozia, il Galles e l'Irlanda ‒ è stata caratterizzata [...] istituirono una vera e propria chiesa nazionale ‒ la Chiesa anglicana (anglicanesimo) ‒ completamente sottratta all'autorità del papa e che, vicini al calvinismo, premevano per una riforma radicale della Chiesa inglese.
Il regno di Elisabetta ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...