Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nato verso la fine del Cinquecento come movimento religioso, il puritanesimo comincia [...] seguito al rientro in patria di alcuni teologi della Chiesa anglicana che avevano trovato asilo in Svizzera durante il regno di al Covenant, un patto solenne per la difesa della religione riformata.
Segue un periodo di profonda crisi. Nell’aprile del ...
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Concilio Vaticano II
Concìlio Vaticano II. – L'ultimo concilio ecumenico è diventato, nel periodo di tempo che ha visto Benedetto XVI succedere sulla sede di Pietro a Giovanni Paolo II, un tema di straordinaria [...] Lefebvre, fra quali uno, mons. Williamson, di formazione anglicana, noto per le sue posizioni antisemite e nagazioniste. discontinuità e della rottura, l’altra della continuità e della riforma; la stessa categoria di 'spirito del concilioì, usata a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Isaia Iannaccone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto ai meriti tradizionalmente riconosciuti alle accademie scientifiche dell’Illuminismo [...] sono caratteristiche privilegiate ereditate dall’ideologia liberale anglicana che essa mantiene in seno al sistema classe dell’Institut National des Sciences et des Arts, la riforma del sistema delle misure e la “mobilitazione degli scienziati” nella ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] nostri giorni.
Il rituale del servizio divino seguito nella Chiesa anglicana, indicato nel Book of common prayer (1549) e nel dei riti, nei quali si esprime il culto della Chiesa, e le riforme della l. che si sono realizzate lungo i secoli. La l. si ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] varie Chiese luterane confederate in unioni o sinodi; il calvinismo (Chiesa riformata) in Svizzera, Scozia, Francia e negli Stati Uniti (presbiteriani); la Chiesa anglicana in Inghilterra e nei paesi da questa colonizzati (Canada, Nuova Zelanda ...
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Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] anche dette ireniche. L’uso è stato ripristinato dalla riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II: dopo il Vangelo e del mondo. Libro delle p. comuni. Titolo del libro liturgico ufficiale della chiesa anglicana (➔ Common Prayer, The Book of). ...
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Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] maggioranza presbiteriana, dall’altra, portarono a un compromesso in senso presbiteriano moderato; più facile fu l’accordo sulla riforma del culto, che portò alla sostituzione del Common prayer book con un compromesso tra gli usi dei puritani inglesi ...
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(ingl. Wales) Regione storica e amministrativa della Gran Bretagna (20.732 km2 con 2.980.000 ab. nel 2007). Capitale Cardiff. Forma un vasto aggetto peninsulare, bagnato dal Mare d’Irlanda a N, dal Canale [...] che portarono allo scisma (completato nel 1811) tra Chiesa anglicana e metodisti. Lo scisma fu una delle manifestazioni da cui lingua letteraria ma nella fase moderna, cioè dopo la Riforma, è stato lentamente sopraffatto dall’inglese e oggi è ...
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Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] riforme: abolì i privilegi della Chiesa anglicana in Irlanda, promosse l'istruzione pubblica e allargò il suffragio elettorale. In politica estera sostenne l'autonomia dei boeri sotto la sovranità della Corona e diede inizio all'occupazione dell' ...
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Poeta, artista e agitatore sociale inglese (Elm House, Walthamstow, 1834 - Hammersmith 1896). Nato da famiglia di facoltosi commercianti, fu dapprima avviato alla carriera ecclesiastica anglicana: nel [...] a studiare con G. E. Street; al tempo stesso pubblicò una rivista, l'Oxford and Cambridge Magazine (1856), dedicata alle riforme sociali, che presto lo portò in contatto con J. Ruskin e D. G. Rossetti, animati dai suoi stessi sentimenti nei confronti ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...