È, dopo S. Ambrogio, il più celebre e popolare arcivescovo di Milano. Fiorito in un'epoca della massima importanza storica, egli è l'uomo di governo che, per la sua attività e le sue eccezionali virtù [...] sul trono nel 1558, aveva compiuto la separazione della chiesa anglicana da Roma. Meno gravi, ma non liete, le della Controriforma.
Lo zelo del B. non ebbe limiti: volle dapprima riformato l'uno e l'altro clero; servendosi dell'opera dei nuovi ordini ...
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Secondogenita di Giacomo, duca di York (poi Giacomo II) e di Anna Hyde, nacque il 16 febbraio 1665. La madre morì quando ella era ancora bambina; e nel 1673 Giacomo sposò Maria di Modena, per la quale [...] 1704. Lo zelo religioso di A., che, educata nelle dottrine anglicane per ordine di Carlo II, era assai devota, trovò la i "primi frutti", che la Corona aveva incamerati al tempo della Riforma. Ancor oggi, il "Fondo della regina Anna" serve per ...
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La costituzione di associazioni che si assumessero il compito di diffondere la Bibbia, e quindi di produrne un grandissimo numero di esemplari a prezzi più ridotti (non quindi la semplice copiatura, o [...] magistero della Chiesa. É naturale pertanto che nei paesi riformati sorgesse l'idea di diffondere la Bibbia tra il popolo o nei dintorni; quindici membri devono appartenere alla chiesa anglicana. Questo comitato, con i segretarî e sette vice- ...
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Una delle maggiori città dell'Inghilterra, situata nella parte nord-occidentale della contea di Warwick, ma allargatasi ormai fin dentro la contea di Stafford da un lato e quella di Worcester dall'altro. [...] nelle classi popolari in nome del re e della Chiesa anglicana, insurrezione che era istigata da persone di classe più elevata Uniti. Birmingham ebbe parte attiva nell'agitazione per la riforma elettorale del 1831-32, ma per il fermo atteggiamento ...
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Uomo politico e scrittore inglese, nato a Londra il 21 dicembre 1804 da una famiglia d'israeliti trapiantati in Inghilterra da Venezia cinquant'anni prima, morto ivi il 19 aprile 1881. Suo padre, Isacco [...] maggiore, avendo preso la responsabilità di condurre in porto la riforma elettorale del 1867. L'anno seguente la malattia di lord istituti, negoziò poi abilmente l'assegnazione alla chiesa anglicana in Irlanda di un'ingente indennità. Rimasto il ...
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IMMAGINE (lat. imago -inis; fr. image; sp. imagen; ted. Bild; ingl. image)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
Laura OLIVIERI
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Rappresentazione visibile, spesso idealizzata, ottenuta mediante il [...] Pietro di Bruys, wicliffiti e hussiti e fu tramandato così alla Riforma protestante. Tra le confessioni riformate, la più avversa alle immagini è la calvinista, la più tollerante l'anglicana. La dottrina cattolica fu fissata dal concilio di Trento; e ...
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ORDINE SACRO e ordinazione
Agostino TESTO
Giuseppe DE LUCA
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Secondo la dottrina cattolica Gesù Cristo istituì la sua Chiesa in forma di società perfetta, e la dotò di un'autorità, alla quale affidò [...] tre maggiori; i Caldei (nestoriani) due minori e tre maggiori.
Nelle chiese riformate, in genere, l'ordine non è concepito come un sacramento, ma solo di tipo calvinista. Episcopaliana è la chiesa anglicana (e la maggior parte delle metodiste, ...
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Nato a Boston (Massachusetts, S. U. A.), il 27 settembre 1722; morto quivi, il 2 ottobre 1803. Grande statista americano, uno dei protagonisti della rivoluzione. La sua attività culmina nella dichiarazione [...] generali? Ed egli ne trova dei nuovi. Egli domanda una riforma? Ebbene, quando gli viene accordata, non l'accetta: essa al congresso, è lui che riconcilierà la Virginia anglicana al Massachusetts calvinista; che farà accettare Washington all' ...
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Uomo politico inglese, nato a Londra l'8 luglio 1836, morto nella sua villa di Highbury, presso Birmingham, il 2 luglio 1914. Non appena compiti gli studî (1850-1853) nell'University College di Londra, [...] comunale. Unitario di religione e d'idee radicali, quasi repubblicane, fu fautore di larghe riforme municipali e contrario al predominio della chiesa anglicana nelle scuole. Fu sindaco di Birmingham; nel 1876 fu eletto alla Camera dei Comuni per ...
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Titolo conferito successivamente a varie famiglie inglesi. Il primo duca fu John (vedi la voce seguente), terzogenito di Enrico IV re d'Inghilterra.
Il titolo ducale morì con lui, ma fu riconfermato a [...] durante il regno di Edoardo VI, ma mentre appoggiò la Riforma e firmò la patente del re che stabiliva la successione a il parlamento; non volle alterare la costituzione della chiesa anglicana, e, pur essendo convinto della colpevolezza di Strafford, ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...