Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] anche a fini agricoli. In ambito monastico, determinante ai fini dell'organizzazione rurale fu la riformacistercense. Nella regola riformata, infatti, la pianificazione del territorio venne prevista sin dall'inizio, come evidenziato anche dagli ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ., finché trovarono in Cesare chi, raccogliendo in sistema le riforme già attuate e quelle nuove da lui stesso promosse, li da Onorio III) è una prima manifestazione dell’architettura cistercense in Italia. Nel 1280 i Domenicani fondano S. Maria ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] pro o contro l’imperatore Carlo V, impegnato nell’avversare la Riforma. La guerra dei Contadini, che nel 1525 attraversò larghe regioni della cattedrali si rinnovano, si diffondono chiese di tipo cistercense (convento di Maulbronn). In genere, però, l ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] ’Umanesimo.
Milton rappresenta il conflitto tra la Rinascenza e la Riforma, giunto alla sua fase risolutiva. Paradise lost (1667) è volta in Europa, la volta costolonata. L’ordine cistercense, impiantato nell’isola dal 1128, introdusse gradatamente le ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] è solo nel 19° sec., con il conseguimento della riforma costituzionale (1830) e la presa di coscienza di una sua queste lo stile romanico diveniva particolarmente elaborato, i cistercensi attuavano nei loro edifici i principi dell’architettura gotica ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] trattato di Methuen (1703) il P. entrò nell’orbita inglese. Le riforme del marchese di Pombal, di netto stampo illuministico, diedero per un momento ordini monastici e cavallereschi (Cluniacensi, Cistercensi, Templari, Ospedalieri, Cavalieri di ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] A., rientra invece nella V Regione (Picenum); dopo la riforma di Diocleziano, l'A. coincide con la provincia Valeria, che . 187-211;
A. Buratti, M. Civita, G. Mezzanotte, Le comunità cistercensi in Abruzzo, Città e società 11, 1980, 1, pp. 46-65;
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Prussia
Regione storica della Germania, la cui denominazione deriva dai borussi o prussi, popolazioni baltiche che abitavano la zona costiera detta più tardi Prussia orientale; quando il margravio elettore [...] Praga e di Bruno di Querfurt (997 e 1009), del monastero cistercense di Oliva (un cui monaco, Cristiano, nel 1215, ebbe titolo di polacchi. Ma presto, percorsa da una volontà di rinascita e di riforme, realizzate poi da H.F.K. von Stein e da Karl ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] ritenuto un progetto paradigmatico dell'architettura monastica riformata di questo periodo. Alla luce di recenti ., IV, 1993, pp. 159-75; M. Righetti Tosti-Croce, s.v. Cistercensi. Strutture di produzione, ibid., pp. 852-71; R. Hodges - J. Mitchell ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] seguono una tipologia architettonica legata al monachesimo benedettino riformato, con coppie di torri orientali, come 1212) e Jászó (od. Jasov, 1200 ca.) – e i cistercensi. Questi ultimi si insediarono nell’abbazia di Egres (od. Igrió), fondata ...
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trappista
s. m. [dal fr. trappiste, der. di La Trappe, v. trappa2] (pl. -i). – Nome con cui sono comunem. chiamati i monaci cistercensi riformati o della stretta osservanza, la cui congregazione monastica fu riorganizzata nel 1664 dall’abate...
bernardino
s. m. (f. -a) e agg. – Nome di appartenenti a congregazioni religiose che hanno come eponimo s. Bernardo di Chiaravalle (come i cistercensi in Francia e in Belgio, e le religiose riformate francesi e belghe), o s. Bernardino da...