(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] luteranesimo, e il passaggio dei principi Hohenzollern alla fede calvinista determinò gravi tumulti nel 1615; nel 1640, durante tedesco, sino all’occupazione francese del 1806-08. Le riforme del barone von Stein le restituirono nel 1809 l’autonomia ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] fu accolto con grandi onori e dove ritornò all'originaria fede calvinista. Tornato nello stesso anno a Parigi, si ritirò poi presso questo R. torna a condividere le prospettive di riforma politica che ispirarono le polemiche illuministe. Il problema ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] p. 63).
L'impatto della Riforma
Allorché nel Cinquecento la Riforma frammentò la Chiesa d'Occidente in Philippe Duplessis-Mornay troviamo la versione più compiuta della dottrina calvinista della resistenza. Il diritto di resistenza da parte del ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] provenienti dai seminari gesuitici o dalle file del clero cattolico o riformato e gravitanti ai margini dei ceti colti e delle istituzioni. moralizzazione della vita politica - definita a volte 'calvinista' dagli interpreti - secondo i criteri di una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] anni ginevrini del contrasto con la Cena calvinista fino a quelli veneziani del processo inquisitoriale. nella direzione di quella che è la nuova forma ereticale, cioè la Riforma. Per Bruno, scrive Tocco, la religione rappresenta dal punto di vista ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] e Inghilterra coloro che vedevano nella Riforma anche la possibilità di rivedere i dogmi, e in Olanda essi si scontrarono con i calvinisti, quando Jacob Harmensz (Arminio) osò negare il dogma calvinista della predestinazione. I suoi seguaci cercarono ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] e l'arte della memoria come strumenti per un piano di riforma culturale. Tuttavia i rapporti del B. con la corte - B., e che il successore Cristiano I favorì progressivamente il calvinismo, giungendo a proibire, nel 1588, ogni polemica a questo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] editoriali dirette a sostenere sul piano dottrinale la riforma enriciana. La Defense of peace apparve nel luglio della Manica, nelle Province Unite e quindi in ambito calvinista. Esso si riferisce alla celebre controversia teologica e politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] Italie (2 voll., 1848-1852), nelle quali lo storico svizzero, informato a uno spirito calvinista, democratico, ma non socialista, e sostenitore di una riforma politica e religiosa, immunizzava dagli eccessivi entusiasmi di Sismondi per l’età comunale ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] delle Pandectae Veteris et Novi Testamenti di Brunfels portando il messaggio nicodemitico, che Calvino avrebbe ben presto refutato, ad una più ampia cerchia di riformatori italiani. L'evidente interesse del B. per questa teoria spiega in gran parte ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...