Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] relazione allo studio dei costumi, mentre 'morale' può riferirsi tanto allo studio dei costumi quanto ai costumi stessi. in pericolo dalle cose che minacciano il corpo. Il saggio cartesiano perciò non ritiene che le cose rientrino in un ordine buono ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] nel loro corso i pianeti. Ma la novità maggiore dell'Universo cartesiano è che si tratta di un mondo in evoluzione. Da antica e medievale della pluralità dei mondi, perché ci si riferisce non tanto ad altri sistemi solari quanto alla possibilità per ...
Leggi Tutto
Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] prigione del!' anima e sul dualismo cristiano o cartesiano di anima e corpo - viene riportato in morte. l fatti sono questi: la rivista New Scientist del luglio 1998, riferisce il caso, ripreso da tutti i maggiori giornali, di una giovane vedova ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] a due letture che vanno considerate importanti punti di riferimento: quella di Augusto Del Noce, che vide potrebbe dire, non meno del concreto.
Nella Teoria Gentile torna quasi cartesiano, del René Descartes che dal cogito svaluta i cogitata (p. ...
Leggi Tutto
Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] XVIII sec. abbia le sue origini lontane nel meccanicismo cartesiano, del quale non cesserà mai di sfruttare le aporie. Non che Descartes avesse bandito dalla sua filosofia meccanicista ogni riferimento a un "principio di vita", come troppo spesso si ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] così un primo motivo di insofferenza verso il metodo cartesiano, per la sua esaltazione unilaterale della logica, dell’ di una percezione sensibile e particolare un punto di riferimento e di aggregazione universale perché non sapevano riconoscere tra ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] una presunta definizione di un oggetto in termini che fanno implicitamente riferimento all'oggetto stesso; per esempio, nel caso del paradosso di piana euclidea con la sua interpretazione nel piano cartesiano, data mediante coppie di numeri reali, e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] che essa costituì un importante punto d’aggregazione e di riferimento per la cultura napoletana, il solo possibile dopo la sorte agli scritti di filosofia. Come abbiamo visto, da cartesiano, nel 1709, Doria aveva stilato nell’Educazione del principe ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] in atto nella Rivoluzione francese, un quadro di riferimento irrinunciabile. I fondamenti della politica moderna sono sorti nella moderno, l’immanentismo di Baruch Spinoza e il soggettivismo cartesiano, fino all’idealismo. A parte certe forzature di ...
Leggi Tutto
Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] geometrizzante della metafisica cartesiana, J. Locke discute, in riferimento a Descartes, la questione delle idee innate e , D. Diderot, C.-A. Helvétius rinnegano il dualismo cartesiano e accolgono l'ipotesi della 'materia pensante'.
Dai problemi ...
Leggi Tutto
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, rinvio a persona o a cosa diversa, ad...