FAVOLA
C. Frugoni
La f. è un racconto fantastico-didascalico dove agiscono animali umanizzati; si distingue dalla fiaba, che è priva di intenti morali, e dai racconti dei bestiari, dove oggetto di moralizzazione [...] , London 1971; J.L. Esch, La chiesa di S. Pietro di Spoleto. La facciata e le sculture, Firenze 1981; J.B. Riess, Political Ideas in Medieval Art. The Frescoes in the Palazzo dei Priori, Perugia "1297", Ann Arbor 1981a; id., Uno studio iconografico ...
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Pasquale Stoppelli
Titolo dato da M. all’unica sua opera narrativa in prosa, più nota come Novella di Belfagor, dal nome del diavolo che ne è protagonista. Lo scrittore la vergò in quello che è oggi il ms. Banco Rari 240 della BNCF. Il racconto occupa le cc. 12v-56r; a esso seguono la seconda redazione ... ...
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Breve narrazione per lo più in versi. Quando si parla di f. come genere letterario, ci si riferisce comunemente a quella i cui caratteri fondamentali furono segnati già da Esopo e universalmente diffusi da Fedro: essenziale è che essa racchiuda una verità morale o un insegnamento di saggezza pratica ... ...
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Emanuele Lelli
Raccontare una storia e insegnare una morale
La favola è un elemento ricorrente nella cultura di ogni paese: nasce dal piacere di raccontare, proprio dell'uomo, e rappresenta spesso la voce e le esperienze della gente umile. Le favole parlano dei vizi e delle virtù dell'uomo e vogliono ... ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il calice di fuoco, il quarto episodio delle avventure del piccolo mago creato da Joanne Kathleen Rowling. ... ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale o un consiglio di pratica saviezza, è riscontrabile nelle più disparate letterature, a cominciare ... ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] a Perugia e la pittura in Umbria alla fine del XIII secolo, BArte, s. VI, 66, 1981, 9, pp. 1-41; J.B. Riess, Uno studio iconografico della decorazione ad affresco del 1297 nel Palazzo dei Priori a Perugia, ivi, pp. 43-58; H. Belting, Introduction, in ...
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CESI, Federico
Agostino Borromeo
Figlio di Angelo, avvocato concistoriale, e di Franceschina Cardoli, nipote del celebre condottiero Gattamelata, nacque, probabilmente a Roma, il 1ºluglio 1500.
Questa [...] La disgrâce et le procès des Carafa, in Revue bénédictine, XXV(1908), p. 219; XXVI (1909), p. 303 n. 3; L. Riess, Die Politik Pauls IV. und seiner Nepoten, Berlin 1909, ad Indicem; V. Pacifici, Ippolito II d'Este,cardinale di Ferrara, Tivoli 1902, p ...
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riessere
rïèssere v. intr. [comp. di ri- e essere1] (coniug. come essere; aus. essere). – Essere di nuovo: a che ora devi r. in ufficio?; riè già inverno; tornare dove si è già stati: non ci sono più ristato. In partic., e più com., risiamo...
vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia vegetali (contrapp. spesso, in modo esplicito...