Antropologo (n. Salida, Colorado, 1900 - m. nella Death Valley 1975), autore di importanti monografie sui Pueblos del Nuovo Messico. Prof. di antropologia alle univ. di Buffalo (1927-30) e del Michigan [...] (1930-70). Fortemente critico verso il particolarismo storico e il riduzionismo psicologico, ha elaborato una teoria dell'evoluzione generale che ha per oggetto "la cultura" anziché "le culture" (The science of culture, 1949, trad. it. 1969; The ...
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Antropologo statunitense (Hoboken, New Jersey, 1876 - Parigi 1960). Ritenuto uno dei fondatori dell'antropologia culturale, diede sostanziali contributi a questa disciplina sia a livello teorico, elaborando [...] di "cultura" che pur prendendo le mosse da un approccio di tipo scientista si opponeva drasticamente al riduzionismo delle spiegazioni biologiche del comportamento umano, sia a livello empirico, raccogliendo imprescindibili dati etnografici su alcuni ...
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Borgna, Eugenio. – Psichiatra italiano (Borgomanero, Novara, 1930 - ivi 2024). Laureatosi in Medicina e chirurgia nel 1954 presso l’Università di Torino e specializzatosi in Malattie nervose e mentali [...] direttore dell’ospedale psichiatrico di Novara, ne è stato primario emerito. Avverso a ogni forma di schematismo e riduzionismo biologico dei processi mentali, è stato tra i principali esponenti della psichiatria fenomenologica, che sulla base della ...
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Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando [...] ereditare molte delle problematiche che avrebbero condotto all'erosione del neoempirismo (la distinzione analitico-sintetico, il riduzionismo, lo status epistemologico della matematica), ha dedicato la sua attenzione a questioni di logica, filosofia ...
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Storico (Oxford 1924 - Upper Wick, Worcester, 1993). Prof. all'univ. di Leeds (1948-65), poi al Centro di storia sociale dell'univ. di Warwick. Unì al lavoro di storico un intenso impegno politico prima [...] Esponente tra i più rilevanti della storiografia di ispirazione marxista, elaborò un approccio originale che rifiutava il riduzionismo economicista (The poverty of theory and other essays, 1978), per privilegiare una visione umanistica, attenta alla ...
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Insel, Thomas Roland. – Psichiatra e neuroscienziato statunitense (n. Dayton, Ohio, 1951). Fondatore del Center for behavioral neuroscience, direttore del National institute of mental health (2002-15), [...] vasopressina, in comportamenti quali l’accudimento materno, l’aggressività e l’attaccamento tra partners. Evitando ogni riduzionismo biologico, l’approccio di I. interpreta i disturbi mentali in quanto disturbi del cervello, la cui predicibilità ...
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Filosofo tedesco della scienza (Oranienburg, Berlino, 1905 - Princeton, New Jersey, 1997). Esponente del Circolo di Berlino, di orientamento neopositivistico, ha proposto un'interpretazione liberalizzata [...] scientifiche. Fu uno dei maggiori rappresentanti del neoempirismo, ma anche fra i più autorevoli critici del riduzionismo epistemologico che lo caratterizzò nella prima fase: gli si deve infatti un'interpretazione liberalizzata del criterio di ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] i «due dogmi dell'empirismo», cioè la distinzione tra asserzioni analitiche e asserzioni sintetiche, e il riduzionismo, sui quali era in larga misura basata l'epistemologia neopositivistica. Le sue obiezioni all'analiticità derivarono innanzitutto ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] che lo avrebbe guidato anche nell'affrontare i problemi sociali e nella salda difesa delle scienze mediche dal riduzionismo materialistico.
Intrapreso l'esercizio pratico della professione come medico condotto, nel 1855 il L. fu inviato a prestare ...
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Sociologo statunitense (Colorado Springs 1902 - Monaco di Baviera 1979). Fondatore dello struttural-funzionalismo, elaborò un'ambiziosa teoria della società concepita come un sistema che per conservarsi [...] si riduca a falsa concretezza. Il postulato della razionalità dell'azione è chiaramente inadeguato, né appare soddisfacente un riduzionismo economicistico. P. si avvia così a delineare una teoria dell'azione sociale di tipo volontaristico, in cui l ...
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riduzionismo
s. m. [der. di riduzione, sul modello dell’ingl. reductionism]. – Con sign. generico, ogni indirizzo epistemologico che tenda a ridurre, cioè a riformulare, teorie, concetti e linguaggio di una disciplina traducendoli in quelli...
riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o al posto proprio, normale. È ormai usato,...