La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...]
In parte forse come reazione alla nascente genetica molecolare, i genetisti cominciarono ad assumere un atteggiamento più E.H. Paterson (1985) ha chiamato gli adattamenti di 'riconoscimento per la riproduzione' (species mate recognition) - dai quali ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] che lo zoologo e anatomista Gegenbaur non tardò a riconoscere e applicare all'intero regno animale dopo aver condotto studi fisiologia evolutiva, nella genetica e nella biologia molecolare; (3) 'morfologia evoluzionistica' influenzata dal darwinismo ...
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Apprendimento. Basi biologiche dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
Uno degli aspetti più rilevanti del comportamento animale è la capacità di modificare questo stesso comportamento attraverso l'apprendimento, [...] migratorie e a incontrare un partner sessuale. Si apprende a riconoscere un conspecifico e a distinguerlo da un potenziale predatore, o del Novecento, la neurofisiologia e la biologia molecolare hanno consentito di verificare le ipotesi avanzate sul ...
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rotassano
Monica Semeraro
Sistema supramolecolare costituito da almeno due componenti molecolari tenuti insieme da un vincolo di tipo meccanico. Il tipo più semplice di rotassano è il [2]rotassano (il [...] scambiare la posizione dell’anello tra i due siti di riconoscimento del filo mediante opportuni stimoli energetici. Il movimento dell’anello lungo il filo corrisponde, a livello molecolare, al movimento di una navetta (shuttle) lungo un binario ...
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trasportatore
trasportatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. transportare "trasportare", comp. di trans- "oltre" e portare "portare", e quindi "che trasporta"] [LSF] [FME] Di sostanza che si associa [...] con un isotopo radioattivo e consente, mediante il riconoscimento di quest'ultimo attraverso le radiazioni da esso emesse enzimi che catalizzano l'ossidazione di substrati trasferendo idrogeno molecolare ad altri accettori, tranne l'ossigeno. ◆ [BFS ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....
enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...