Giornalista e scrittore italiano (Gioia del Colle 1877 - Parigi 1923); emigrato in Francia giovanissimo, divenne uno dei sostenitori del cinema d'avanguardia e nel 1911 iniziò i suoi saggi di teoria cinematografica, poi raccolti in volume (L'usine aux images, 1927), per cui è considerato il pioniere dell'estetica cinematografica. Per C. il cinema, che egli definì "settima arte", è l'arte plastica in ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] di poesie, Il Lampadario, che ottenne una favorevole recensione sul Mercure de France, ad opera del critico RicciottoCanudo.
Presentando il giovane poeta, il Canudo rilevava l'intrinseca affinità del C. con un gruppo di poeti, tra i quali l'Onofri ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] western. Nel 1905 Filoteo Alberini realizza il primo film italiano non documentaristico, La presa di Roma. Nel 1911 il futurista RicciottoCanudo conia per il cinema la definizione settima arte.
I primi film sono senza sonoro e in bianco e nero fino ...
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GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] accolsero tali indicazioni: oltre al G., Fillide Levasti, Arturo Checchi e Costetti. In concomitanza alle proposte sofficiane, RicciottoCanudo esaltò sulla stessa rivista P. Gauguin e Cézanne quali "nuovi primitivi" e sostenitori di un'arte intesa ...
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COMINETTI, Giuseppe
Alessandra Quattordio
Nato a Salasco Vercellese il 28 ott. 1882 da Antonio e da Maria Carignano, ricevette la prima educazione artistica a Torino, ove, negli ultimi anni dell'Ottocento, [...] su quello italiano. Il 1914 segnò la collaborazione del C. alla rivista Montjoie!, fondata l'anno precedente da RicciottoCanudo con J. Reboul e G. Boissy, che raccoglieva artisti di rilievo (Rodin, Matisse, Bakst, Larionov, Archipenko, Dufy, Chagall ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] "nuova arte impressionista". In particolare con il concetto di fotogenia (anticipato per certi versi dalla 'cinematografabilità' di RicciottoCanudo e ripreso e discusso nelle teorie del cinema dei formalisti russi), D. definisce nella sua opera più ...
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Luciani, Sebastiano Arturo
Marco Pistoia
Musicologo e teorico del cinema, nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 9 giugno 1884 e morto ivi il 7 dicembre 1950. Con RicciottoCanudo fu uno dei più avveduti [...] e influenti teorici italiani delle prime fasi del cinema, che interpretò costantemente e fino agli anni Quaranta in relazione ‒ talora antitetica ‒ con le altre arti, realizzando alcuni testi rimasti a ...
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Moussinac, Léon
Daniele Dottorini
Critico e teorico del cinema francese, nato a Laroche-Migennes (Yonne) il 19 gennaio 1890 e morto a Parigi il 10 marzo 1964. Uno dei padri della critica e della teoria [...] dello spettacolo. In particolare lo colpì la rivoluzione operata dal cinema che M. considerava, sulla scia dell'amico RicciottoCanudo, un'arte sintetica (la 'settima arte') in grado di recuperare le peculiarità delle altre forme espressive in una ...
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